Detroit Michigan

Detroit, Michigan: cosa vedere e guida di viaggio

Giugno 8, 2023 /

Detroit è nella visione comune il simbolo dell’industria automobilistica e dopo un passato glorioso di grande crescita economica, ha avuto un lungo periodo di decadimento e degrado. Oggi si sta spogliando di queste vesti stracciate, rispolverando le proprie bellezze nascoste e riscoprendosi come meta turistica. Una tappa a Detroit è d’obbligo mentre si visita il Michigan, ma non pensiamo di limitarci al museo di Henry Ford: c’è molto di più!

Detroit, Michigan: informazioni generali

Detroit storiaDetroit è la città più grande del Michigan e la maggiore fra le città statunitensi situate al confine con il Canada. Il comune di Detroit conta 640.000 abitanti, ma l’area metropolitana supera i 4,3 milioni ed è la principale del Mid-West dopo quella di Chicago. Fondata nel 1701 come Fort Pontchartrain du Détroit dagli esploratori Antoine de la Mothe Cadillac e Alphonse de Tonty, prende il nome dal fiume su cui affaccia. Più che un fiume, il Detroit River è uno stretto fra i due laghi e infatti la parola francese “détroit” significa proprio “stretto”.

Nel 1805 Detroit è diventata la capitale del Michigan (prima del Territorio, poi dello Stato) e lo è restata fino al 1847. Nella seconda metà del secolo, con la Guerra civile americana, la posizione di Detroit sul confine canadese la rese un luogo di passaggio degli schiavi fuggiaschi, che cercavano rifugio oltre i confini. Dalla fine dell’Ottocento iniziò ad espandersi molto, ma il vero boom si ebbe nei primi del Novecento, con l’industria automobilistica.

Nel 1903 Henry Ford fondò la Ford Motor Company, che ebbe a Detroit il centro nevralgico della produzione e portò ad una crescita esponenziale della popolazione. Non solo la Ford, ma anche altre altre industrie automobilistiche (in primis la General Motors fondata nel 1908) avevano la loro produzione nell’area metropolitana e nel 1920 Detroit era la quarta città degli USA dopo New York City, Chicago e Philadelphia.

All’inizio del secolo scorso, lungo lo stretto di Detroit transitavano ogni anni oltre 65 milioni di tonnellate di merci: più del triplo di quelle che passavano da New York City. Nella seconda metà del Novecento però la crisi del settore automobilistico e l’ingente perdita di posti di lavoro ebbe come conseguenza uno spopolamento della città e il graduale aumento del degrado urbano.

Considerando che prima del 1950 il comune di Detroit contava 1.850.000 abitanti, oggi ha perso quasi due terzi della popolazione. Nel 2013, Detroit ha dichiarato bancarotta. Si è trattato del più grande caso di bancarotta municipale nella storia americana. La città ne è uscita l’anno successivo e negli ultimi anni ha visto una graduale rinascita e rivalorizzazione del patrimonio architettonico. Nel 2015, l’UNESCO l’ha dichiarata “Città del design”: prima città americana a ricevere questa denominazione.

Accanto all’architettura, la grande città del Michigan è conosciuta anche per il ruolo importante rivestito nell’ambito dei diritti civili, in particolare per gli afroamericani. Tra le figure più celebri si annovera Rosa Parks, uno dei simboli dell’attivismo novecentesco. Non solo: a Detroit si può scoprire un panorama musicale di rilievo. Proprio la diversità culturale di questa città ha permesso uno sviluppo di diversi generi musicali come jazz, hip-hop, R&B, rock e punk. Tra le voci più famose di Detroit c’è Aretha Franklin (che sebbene sia nata a Memphis, è cresciuta a Detroit).

Dove si trova e come arrivare


Detroit si trova nel sud-est del Michigan, al confine con il Canada. Affaccia sul Detroit River, il breve fiume che collega il Lake Erie con il Lake Saint Clair (a sua volta collegato con il Lake Huron dal fiume Sain Clair). Per arrivare in auto, la strada più importante è la I-75, che collega Detroit sia con gli stati a sud, sia con la Upper Peninsula dello stesso Michigan. Incrociando con la I-90, permette di raggiungere anche le principali città della regione dei Grandi Laghi, come Chicago in Illinois e Cleveland in Ohio.

Il Detroit Metro Wayne County Airport è l’aeroporto di riferimento per la città e anche il più importante dello stato. Ci sono voli diretti da alcune città europee, compresa una tratta da Roma con la compagnia Delta. Spesso però dal punto di vista economico conviene fare uno scalo in un aeroporto della East Coast.

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Cosa vedere a Detroit

Nel visitare la città simbolo dell’industria automobilistica, il primo pensiero va subito ad Henry Ford e alle catene di montaggio. In effetti proprio Ford e la sua eredità sono protagonisti del museo più importante della città. Tuttavia, Detroit propone ai visitatori anche molto altro, sia in termini di offerta museale, sia come quartieri in cui trascorrere ore piacevoli.

Downtown: tra storia e grattacieli

Trascending Hart Plaza Detroit
Il monumento Trascending, con alle spalle i grattacieli della GM Renaissance

La Downtown è il centro cittadino e il quartiere da cui dovrebbe partire ogni visita alla città di Detroit. Sebbene si possa considerare come centro città tutta l’area che circonda la lunga Woodward Avenue, la parte più interessante è proprio quella classificata come Downtown. Nello specifico, si tratta del quadrilatero compreso tra il Detroit River e tre grandi strade: la John C. Lodge Fwy, la Fisher Fwy e la Walter P. Chrysler Fwy. Questo quartiere si può comodamente visitare a piedi oppure sfruttando le fermate del tram Q-Line e della monorotaia People Mover.

Il consiglio è quello di partire da Hart Plaza: la piazza che affaccia sul fiume e che è sede di eventi oltre a rappresentare una delle migliori zone in cui passeggiare all’aria aperta in città. La piazza si trova dove nel 1701 sbarcò Antoine Laumet de la Mothe, fondatore della città. Nel 2001 è stata anche inaugurata una statua raffigurante l’esploratore. Sempre nel 2001 è stato anche inaugurato il monumento Gateway to Freedom International Memorial to the Underground Railroad. Si tratta di un memoriale dedicato a coloro che parteciparono al movimento della cosiddetta “ferrovia sotterranea”: il movimento per la fuga dalla schiavitù nel periodo della Guerra Civile americana.

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Al centro della piazza c’è la Horace E. Dodge and Son Memorial Fountain, progettata da Isamu Noguchi nel 1978 per volere di Anna Thompson Dodge, vedova del produttore di automobili patron del celebre marchio. Anna Thompson, che alla sua morte era una delle donne più ricche del mondo, donò 2 milioni di $ alla città perché venisse costruita questa fontana in onore del marito e del figlio.

Nella piazza ci sono poi altri monumenti: Pylon, una guglia in acciaio alta 37 metri, e Trascending, una struttura circolare realizzata per celebrare i contributi del Michigan al movimento operaio. Un altro monumento particolare è il Monument to Joe Louis: una mano chiusa a pugno e sospesa da cavi come se fosse un ariete di sfondamento, in ricordo del famoso pugile. L’opera The Spirit of Detroit è invece una statua in bronzo alta quasi 8 metri che rappresenta un uomo seduto che regge su una mano una sfera con dei raggi (che rappresenta Dio) e sull’altra un gruppo di persone (che rappresentano le relazioni umane).

Da Hart Plaza si può passeggiare sulla promenade del lungofiume, e nella parte settentrionale si possono facilmente distinguere i grattacieli della GM Renaissance, il complesso della General Motors costituito da sette grattacieli interconnessi. Uno di questi, il Detroit Marriott, è l’edificio più alto del Michigan. Se da Hart Plaza ci si incammina lungo Woodward Avenue, invece, si incontra il Guardian Building: grattacielo storico edificato nel 1928 e considerato tra i più audaci esempi di architettura art-deco.

Proseguendo lungo l’ampio viale, si raggiunge Grand Circus Park e si trovano due importanti teatri: il Teatro dell’Opera e il Fox Theatre. Accanto, lo stadio di baseball Comerica Park, dove si possono guardare le partite dei Detroit Tigers, e lo stadio di football Ford Field, che ospita i Detroit Lions.

Link utili:

Corktown ed Eastern Market

Detroit Eastern MarketAd ovest della Downtown troviamo un altro quartiere interessante da visitare: Corktown. Venne fondato dagli immigrati irlandesi nel XIX secolo e il nome rimanda proprio alla città di Cork in Irlanda. Nonostante sia un quartiere residenziale, e quindi non abbia particolari attrazioni, Bagley Street e le vie limitrofe sono molto caratteristiche per via dei numerosi edifici in stile vittoriano. Dal 1978 è considerato distretto storico ed è inserito nel registro nazionale dei luoghi storici.

Eastern Market è invece un quartiere a nord-est della Downtown, così chiamato per via del mercato che ne è il protagonista. Aperto nel 1841, il mercato è attivo ancora oggi e si riempie di gente soprattutto il sabato, quando i cittadini si recano a comprare le verdure fresche. Tutto attorno ci sono negozi vintage e gallerie d’arte: è senza dubbio uno dei quartieri dove più vale la pena fare una passeggiata.

Tour di Corktown

Henry Ford Museum

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L’Henry Ford Museum – conosciuto anche come Henry Ford Museum of American Innovation – è probabilmente il museo che più rappresenta Detroit e la sua storia. Nel 1906 Henry Ford cominciò a collezionare oggetti storici e il museo è nato proprio da una collezione privata di Ford. Oggi è una collezione di auto d’epoca, ma anche oggetti della cultura pop, locomotive e persino aerei. Nel museo c’è anche un cinema Imax in 4k, dove vengono proiettati documentari scientifici, storici e naturalistici, ma anche lungometraggi.

Il museo è aperto dalle 9.30 alle 17 tutti i giorni, esclusi Giorno del Ringraziamento e Natale. L’ingresso costa 30 $ (con sconti per minori di 11 e maggiori 62 anni). I biglietti si possono prenotare sul sito ufficiale.

I principali oggetti della collezione includono mezzi storici che spaziano da un Quadriciclo Ford del 1896, una Ford Model A del 1928 o un trattore Fordson n.1, ma anche auto curiose come una Wienermobile (auto a forma di hot dog della ditta Oscar Mayer). Ci sono poi mezzi dal valore storico come la Lincoln Continental su cui viaggiava il presidente John F. Kennedy quando venne assassinato e l’autobus su cui Rosa Parks venne arrestata per essersi rifiutata di cedere il proprio posto, fino all’auto da corsa con cui Bill Elliot superò i 341 km/h nel 1987 a Talladega.

Accanto alle auto, ci sono altri mezzi di trasporto che variano dall’aeroplano Fokker Trimotor che per primo sorvolò il Polo Nord, ad una locomotiva a vapore Allegheny 1601 della Chesapeake & Ohio Railway, fino ad un prototipo di elicottero di Igor Sikorsky. Un altro prototipo esposto, ma stavolta di abitazione, è quello della casa Dymaxion di Buckminster Fuller.

Tra i diversi oggetti in mostra, spiccano alcuni simboli della cultura pop novecentesca. Fra gli altri, c’è una parte funzionante della prima insegna della catena alberghiera Holiday Inn, accanto a storiche insegne di fast food come McDonald’s, A&W e White Castle. Andando più indietro nel tempo, troviamo invece la branda di George Washington e la sedia a dondolo del Ford’s Theatre su cui era seduto Abraham Lincoln quando venne assassinato. Non mancano una collezione di violini del XVII e XVIII secolo (tra cui spicca uno Stradivari) e cose bizzarre come un tubo in cui è conservato l’ultimo respiro di Thomas Edison.

Inoltre, con ingresso separato rispetto al museo, è possibile anche visitare la Ford Rouge Factory, la storica fabbrica automobilistica, al prezzo di 24 $.

Greenfield Village

Greenfield Village

All’interno dell’area dell’Henry Ford Museum c’è anche il Greenfield Village, la sezione del museo dedicata alla storia vivente. Aperto al pubblico dal 1933, è il primo museo di questo tipo in tutti gli Stati Uniti ed è stato d’esempio a vari altri musei similari aperti successivamente. A comporre il Greenfield Village sono quasi cento edifici, tolti dalla propria posizione originale per creare questa sorta di centro abitato fittizio.

Questa parte del museo ha lo scopo di mostrare come gli americani vivevano e lavoravano a partire dal XVII secolo. Nei vari edifici ci sono attori in costume che praticano le diverse attività per aiutare i visitatori a fare un salto indietro nel tempo.

Il Greenfield Village è aperto dal mercoledì alla domenica, dalle 9.30 alle 17. Il biglietto si può acquistare sul sito ufficiale e costa 33 $, ma sono previsti sconti per i minori di 11 e maggiori di 62 anni.

Hitsville USA – Motown Museum

Motown MuseumDetroit è la città in cui è stata fondata la casa discografica Motown Records da Berry Gordy nel 1959. La Motown è stata la principale promotrice di musica soul e R&B, ma non solo. Tra le voci storiche di questa etichetta si possono citare i Jackson 5, Stevie Wonder, Marvin Gaye e Diana Ross, mentre tra i contemporanei spiccano artisti come Bruno Mars. La storia della Motown non ha riguardato solo la musica in quanto tale: è stata un vero e proprio motore per l’integrazione razziale grazie alla diffusione della musica popolare.

Oggi la prima sede della casa discografica, l’edificio conosciuto come “Hitsville USA” situato al 2648 West Grand Boulevard a Detroit, è diventato un museo in cui è possibile visitare lo storico Studio A e vedere manifesti, dischi d’oro, strumenti musicali di grande valore storico e pezzi particolari come un cappello Fedora donato da Michael Jackson.

Il museo è aperto dal mercoledì alla domenica dalle 10 alle 18 (il sabato fino alle 20). Il biglietto costa 20 $ (17 $ per minori di 17 e maggiori di 62 anni; gratuito per bambini fino a 4 anni). I biglietti si possono acquistare sul sito ufficiale.

Altri musei a Detroit

Detroit institute of artsIn città ci sono altri musei da poter visitare, che trattano temi differenti:

  • Detroit Insitute of Arts. L’istituto d’arte di Detroit è tra i maggiori degli Stati Uniti e ospita oltre 100 gallerie con opere d’arte che spaziano dall’antichità ad oggi. Oltre alla collezione stabile, propone regolarmente mostre tematiche temporanee.
  • Automotive Hall of Fame. Detroit è conosciuta come la città dell’automobile e non c’è solo il museo di Henry Ford a parlare di questo tema. Nella Automotive Hall of Fame vengono onorati gli innovatori automobilistici di tutto il mondo e celebrati i successi di chi ha portato innovazioni importanti in questo campo.
  • Ford Piquette Avenue Plant Museum. Questo è il museo di un’organizzazione no profit che intende conservare l’eredità della fabbrica in cui è stato assemblato l’iconico Model T della Ford.
  • Ford House. Sulle rive del Lake St. Clair, nella zona nord-est della città, c’è la magnifica residenza di Ford, che può essere visitata.
  • Detroit Historical Museum. Questo museo racconta la storia del Michigan sud-orientale e ricrea scene della Detroit di fine Ottocento e inizio Novecento.
  • Charles H. Wright Museum of African American History. Detroit è stata una delle città in cui l’esperienza afroamericana ha rappresentato un riferimento per gli Stati Uniti interi e in questo museo se ne ripercorrono i capitoli più rilevanti.
  • Historic Fort Wayne. Un altro modo per fare un salto indietro nella storia locale è quello di visitare questo forte del 1845, ben conservato e visitabile con dei tour guidati che vengono svolti ogni sabato.
  • Michigan Science Center. Se si viaggia con i bambini, questo museo della scienza è una delle esperienze più coinvolgenti che si possano fare a Detroit.
  • Museum of Contemporary Art Detroit. Il MOCAD è il riferimento in città per l’arte contemporanea e per lo sviluppo culturale in evoluzione.
  • The Heidelberg Project. Questo non è un vero e proprio museo, ma una casa molto curiosa. Tyree Guyton, veterano di guerra, dopo aver trascorso molti anni nell’esercito è tornato a casa e ha trovato ad accoglierlo un quartiere molto grigio e degradato. Ha deciso quindi di dipingere la sua casa a pois e di riempire il giardino con installazioni bizzarre e curiose.

Belle Isle Park

Belle Isle DetroitNel fiume Detroit, lo stretto su cui affaccia la città e che la separa dal Canada, c’è un’isola completamente compresa all’interno di un parco: Belle Isle Park. È collegata alla città dal ponte MacArthur, che parte dall’incrocio tra la Jefferson Ave e la E Grand Blvd, ed è accessibile dalle 5 alle 22.

L’isola è principalmente una grande area verde su cui è piacevole fare passeggiate, sport, pic-nic e altre attività all’aria aperta, ma ospita anche alcuni musei e luoghi di interesse storico. Tra i monumenti, c’è il particolare faro commemorativo William Livingstone Memorial Lighthouse, mentre questi sono i principali luoghi da visitare:

  • Anna Scripps Whitcomb Conservatory. La grande serra con la cupola di vetro è il simbolo dell’isola e l’attrazione sicuramente da non perdere quando si visita Belle Isle.
  • Belle Isle Aquarium. Nell’edificio collegato alla serra, e progettato come parte della stessa struttura, c’è l’acquario, che tra le cose più caratteristiche ha il Koi Festival: l’evento annuale dedicato alle carpe Koi giapponesi.
  • Belle Isle Nature Center. Dalla parte opposta dell’isola troviamo invece un centro naturalistico con una vasta area di bosco abitato daini e altri animali.
  • Dossin Great Lakes Museum. Questo museo si dedica alla storia della navigazione sui Grandi Laghi.

Eight Mile Wall


Un difficile capitolo della storia di Detroit riguarda la segregazione degli afroamericani. Nel 1941 venne addirittura costruito un muro che separava le case dei bianchi da quelle dei neri, nella zona di Eight Mile Road, la grande strada che taglia la parte nord della città da est ad ovest e che è stata resa famosa dal film 8 Mile, con protagonista il rapper Eminem.

Ad erigere il muro fu un costruttore di case che faticava ad avere finanziamenti dalle banche perché la zona veniva ritenuta troppo pericolosa a causa delle tensioni razziali. Pensò così di costruire questa barriera lunga tre isolati, chiamata Birwood Wall perché partiva da Birwood Avenue (e oggi più conosciuta come Eight Mile Wall, ma anche come Muro di Berlino di Detroit o Muro del Pianto di Detroit). Oggi non c’è più una netta divisione delle zone, ma il muro è rimasto e una parte coperta di graffiti si può vedere in un giardino pubblico qui.

Cosa vedere nei dintorni di Detroit

Cosa vedere nei dintorni di Detroit
Il Blue Water Bridge è il famoso ponte di Port Huron

Se ci si trova a Detroit per più giorni, può valere la pena visitare anche alcune località dei dintorni. A una distanza relativamente breve ci sono infatti alcune cittadine o altri luoghi di interesse.

  • Wolcott Mill Historic Center. Tra i vari parchi situati attorno alla città, uno dei più interessanti è questo che si trova alla periferia nord. Natura e storia condividono questo spazio dove è possibile sia visitare un mulino che è stato attivo dal 1847 al 1967, sia fare escursioni nella natura, passeggiate a cavallo e molte altre attività.
  • Foce del fiume St. Clair. A nord del Lake St. Clair sfocia l’omonimo fiume, che arriva dal Lake Huron. Il suo delta è un reticolo di aree umide e sulle coste sorgono diversi porticcioli caratteristici.
  • Port Huron. Spostandosi verso nord si può raggiungere la costa del Lake Huron e la prima località che si incontra è Port Huron: una cittadina molto tranquilla, famosa per il suo faro e il ponte Blue Water Bridge che la collega al Canada.
  • Ann Arbor. La città di Ann Arbor è tra le più carine del Michigan e dista solo 40 minuti di auto dal centro di Detroit. La si può visitare anche utilizzando i mezzi pubblici, dato che è collegata sia con il treno Amtrack che impiega 45 minuti sia con i bus Greyhound che impiegano circa un’ora. Cerca un treno e un bus da Detroit ad Ann Arbor.
  • Frankenmuth: ribattezzata Michigan’s Little Bavaria, questa cittadina sembra un piccolo villaggio tedesco in mezzo agli Stati Uniti d’America. Si trova a circa 1 ora e mezzo da Detroit. 

Come muoversi

Monorotaia Detroit: trasporti
La monorotaia People Mover

La città di Detroit è dotata di una buona rete di trasporti pubblici per spostarsi fra le varie zone dell’area metropolitana. Il sistema più capillare è quello degli autobus, gestiti dalla DDOT: Detroit Department of Transportation. Sul sito ufficiale c’è un trip planner che consente di verificare quale sia la tratta migliore dal posto in cui ci si trova alla propria destinazione.

Per spostarsi dall’aeroporto al centro città e viceversa invece, il mezzo migliore è l’autobus della compagnia Smart, che collega anche altre località dei dintorni. Dall’aeroporto c’è anche la possibilità di prenotare un trasferimento privato.

Oltre agli autobus, a Detroit ci sono anche due mezzi pubblici su rotaia. Il primo è la Q-Line, una metropolitana leggera di superficie che corre lungo Woodward Avenue collegando la Downtown con la zona nord della città (questo l’itinerario completo). Il secondo è la monorotaia People Mover, che compie un itinerario circolare attorno alla Downtown. Dal punto di vista turistico proprio questi due mezzi su rotaie costituiscono certamente la modalità più semplice per spostarsi in centro città.

Un altro modo per visitare il centro è quello di utilizzare il bike sharing Mogo, grazie al quale è possibile usufruire delle numerose biciclette dislocate in tutta la città.

Quando andare

Detroit quando andare
Qual è il periodo migliore per visitare Detroit?

Detroit ha un clima continentale: le estati sono calde e gli inverni sono molto freddi. In media a luglio, che è il mese più caldo, si registrano temperature minime di 18° e massime di 29°. A gennaio invece le minime sono in media di -7° e le massime di 0°. Le precipitazioni sono abbastanza ben distribuite durante il corso dell’anno, con una decina di giorni di pioggia al mese. In estate solitamente piove per meno giorni, ma con precipitazioni più abbondanti perché capitano i temporali, mentre nei mesi freddi la pioggia è minore in termini di millimetri, ma distribuita su più giorni. In compenso, le nevicate sono molto frequenti.

In sintesi, si può dire che i periodi migliori per visitare Detroit siano l’inizio e la fine dell’estate. I mesi invernali possono essere inospitali dal punto di vista climatico, mentre le mezze stagioni consentono una visita piacevole. In estate la città si visita bene, anche se possono capitare ondate di caldo, che comunque non è mai eccessivo come in altre zone degli Stati Uniti, considerata la latitudine a cui si trova la più grande città del Michigan.

Dove mangiare

Visitando la città c’è sempre il momento in cui bisogna cercare un posto per mangiare, ma non è sempre facile trovare ristoranti buoni per non finire nei soliti fast food. Vediamo quindi qualche opzione dove potersi fermare a pranzo o a cena durante una visita a Detroit.

Nella Downtown un buon posto dove passare una bella serata è il Cliff Bell’s (2030 Park Ave). Qui potrete mangiare mentre ascoltate ottima musica jazz. Un altro posto buono è il 24Grille (1020 Washington Blvd) che propone un menù molto ampio e alla moda. Nel quartiere di Corktown, un buon bar e ristorante è Mercury Burger & Bar (2163 Michigan Ave), che offre una buona scelta di panini caldi e freddi, insalate miste e diverse birre artigianali. Un altro posto sempre a Corktown è Slow Bar BQ (2138 Michigan Ave) che propone un menù variegato con specialità cucinate al barbecue.

Ah, e non dimenticate di assaggiare il Boston Cooler! Questa via di mezzo tra un drink e un gelato è tipico di Detroit ed è a base Vernors (una sorta di birra allo zenzero prodotta da queste parti) e gelato alla vaniglia. Anche se il nome fa pensare alla città del Massachusetts, si chiama così per una via di Detroit: Boston Boulevard.

Dove dormire

Detroit dove dormire: alberghi e altri alloggi
Detroit di notte

Dove dormire a Detroit? È normale porsi questa domanda, non solo perché la prima cosa da fare per visitare una città è cercare un alloggio, ma anche perché la grande metropoli del Michigan si porta dietro la fama di città degradata e malfamata. Oggi per fortuna le cose sono cambiate e la città non è più pericolosa come nei decenni passati. Tuttavia, ci sono zone più tranquille dove conviene prenotare l’albergo per trascorrere una vacanza senza imprevisti.

Il quartiere di Downtown è il migliore, ma è anche quello dove in media gli alberghi hanno i prezzi più alti. Un paio di hotel buoni ma con prezzi non esorbitanti sono l’Atheneum Suite Hotel e l’Hilton Garden Inn. Spostandosi un po’ nelle zone limitrofe, si consigliano invece The Inn on Ferry Street oppure The Inn at 97 Winder.

Spostandoci dal centro, la zona migliore in cui cercare un alloggio è certamente quella attorno all’Henry Ford Museum. Da queste parti ci sono alberghi abbastanza buoni e un po’ più abbordabili rispetto alla Downtown. Tra i migliori troviamo The Herny Autograph Collection e Hampton Inn by Hilton.

Tutti gli alloggi a Detroit


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Andrea Cuminatto

Giornalista e viaggiatore. Parlo spagnolo, inglese e sto imparando il russo. Più che vedere i luoghi, amo conoscere chi li abita.

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