Il bello di Washington D.C., soprattutto per gli amanti della storia e dell’arte, è la varietà di musei disponibili a pochi metri di distanza l’uno dall’altro. Una volta raggiunto il National Mall, un ampio parco lungo 3 chilometri, basta scegliere i musei che preferite senza fare spostamenti con i mezzi. Oltre alla comodità , sarà anche un sollievo per il portafogli: la maggior parte dei musei sono infatti gratuiti! Ecco i 6 che non vi dovete perdere.
Indice
Come arrivare al National Mall e iniziare l’itinerario
Potete scegliere di partire dal Lincoln Memorial o dal Capitol. Nel primo caso le fermate più vicine sono Foggy Bottom (23rd St. e I St. NW) e Smithsonian (12th St. e Independence Ave. SW); nel secondo scendete a Union Station (First Street NW e Massachusetts Avenue), Capitol South (First Street tra C e D Streets SE) o a Federal Center (Third e D Streets SW).
I bus servono bene tutta la zona, essendo una delle più visitate e centrali della città .
I 6 musei da non perdere a Washington D.C.
National Archives
Completato nel 1937 e conosciuto anche come Archives I, il National Archives Museum contiene tre documenti di estrema importanza storica: la Dichiarazione d’Indipendenza, la Costituzione e la Dichiarazione dei Diritti. Sono ben custoditi insieme alla Magna Carta del 1297 e sono tutti visibili nella stanza principale dell’edificio, la Rotunda for the Charter of Freedom. Tra gli altri documenti, anche gli Articoli della Confederazione (il primo documento di amministrazione degli Stati Uniti), l’Acquisto della Louisiana riguardante appunto l’acquisizione dello stato dai francesi, e il Proclama di Emancipazione. Interessante è anche la mostra Public Vaults, grazie alla quale avrete modo di scoprire telegrammi scritti da Lincoln, lettere di Washington, trattati, disegni e audio originali.
È possibile vedere i documenti liberamente (non ci sono file precise), quindi vi consiglio di andarci in orari vicino alla chiusura o all’apertura in modo da trovare meno affollamento e guardare le teche con calma. Una curiosità ? Qui, precisamente al terzo piano, il 5 dicembre 1963 ci fu un incontro riguardante le investigazioni dopo l’assassinio del presidente Kennedy.
National Museum of African American History and Culture
In questo museo nuovo di zecca, aperto solamente nel 2016, ci sono più di 30000 pezzi appartenenti agli ambiti più disparati della cultura afro-americana: famiglia, scuola, politica, musica, schiavitù e diritti civili. L’arco temporale va dal 1800 ai giorni nostri, spaziando da oggetti quali i guantoni da box di Muhammad Ali alle spille della campagna presidenziale di Obama del 2008.
La modalità di visita è un po’ particolare poiché negli ultimi anni l’affluenza è aumentata considerevolmente. Funziona così: per visitare il museo, se già sapete in quale giorno andrete, dovete richiedere un pass a tempo (gratuito) online il primo mercoledì del mese; se invece decidete il giorno stesso della visita, potete provare a richiederlo sempre online a partire dalle 6:30 di mattina.
Un’altra opzione, ma solo nei giorni infrasettimanali, è quella di prendere il pass di persona a partire dalle 13 facendo la fila su Madison Drive. Il pass ha un codice univoco e gli ingressi sono cadenzati a intervalli di 15 minuti. Qui tutte le info sui pass.
Scopri di più leggendo il nostro articolo dedicato al National Museum of African American History and Culture.
National Museum of Natural History
È uno dei musei più visitati al mondo con oltre 7 milioni di visitatori annui e non c’è da stupirsi: nei suoi 140000 metri quadri conserva più di 125 milioni di esemplari di piante, animali, fossili, resti umani e rocce, tutti visibili gratuitamente 7 giorni su 7.
Tra le esposizioni più affascinanti è impossibile non menzionare quella dei dinosauri con ben 46 specie in mostra, tra le quali uno scheletro completo del Brontosauro e una ricostruzione del Triceratopo; la più grande collezione di vertebrati al mondo; l’area dedicata alle origini degli esseri umani che include anche un fossile di Neanderthal; l’ala della geologia, delle gemme e dei minerali con centinaia di migliaia di pezzi (meteoriti inclusi); e non poteva mancare una parte sugli oceani che vi farà alzare gli occhi per via dell’enorme balena appesa sul soffitto.
Scopri di più con il nostro articolo dedicato allo Smithsonian National Museum of Natural History.
National Gallery of Art
Il National Gallery of Art è un museo diviso in due edifici, West Building ed East Building, collegati da un sottopassaggio. Il primo include alcune opere di artisti americani degli anni più recenti e numerosi lavori di artisti europei del periodo dal medioevo al diciannovesimo secolo. Tra questi troviamo Claude Monet, Vincent Van Gogh e anche l’unica opera di Leonardo da Vinci in America, il Ritratto di Ginevra de’ Benci.
Il secondo invece si concentra su l’arte moderna e contemporanea attraverso le opere di Henri Matisse, Pablo Picasso, Andy Warhol e Jackson Pollock. Un’altra importante area è riservata allo Sculpture Garden, una sorta di galleria d’arte all’aperto con sculture particolari e interessanti circondate da piante e fiori. Qui c’è anche un grande specchio d’acqua con una fontana che d’inverno si trasforma in una pista di pattinaggio sul ghiaccio.
- da lunedì a sabato: 10 -17
- domenica: 11-18
National Air and Space Museum
Questo è stato uno dei miei musei preferiti a Washington e a quanto pare lo è anche di tantissimi altri, dato che solo nel 2016 è stato visitato da 7,5 milioni di persone. Risulta il secondo museo più visitato al mondo e il primo negli Stati Uniti grazie ai suoi incredibili cimeli originali tra navicelle spaziali e aerei. Il museo ha una collezione composta da più di 30000 pezzi dell’aviazione e 9000 legati allo spazio.
Tra questi vi segnalo: la capsula Friendship 7 della missione Mercury-Atlas 6 del 1962; il modulo di Comando di Apollo 11 (la famosa missione che portò l’uomo sulla Luna); la tuta spaziale di David Scott indossata per Apollo 15; la gigantesca “punta” di un Boeing 747 della Northwest; un modello del dirigibile Hindenburg usato nel film omonimo, che racconta l’incidente passato alla storia. Da non perdere anche l’Albert Einstein Planetarium, tutto incentrato sulle stelle e lo spazio. Alle 10:30 vengono proiettati tutti i film gratuitamente (qui trovate quelli disponibili).
Per saperne di più leggete la nostra guida al National Air and Space Museum di Washington.
National Museum of American History
Costruito su tre piani, il National Museum of American History racconta la storia degli Stati Uniti attraverso diversi temi come cultura, politica e scienza. Il piano interrato è di interesse relativo in quanto ospita solo un café e dei simulatori di volo. Il primo piano pone l’attenzione sul trasporto e la tecnologia con la locomotiva John Bull e il Vassar Telescope, ma anche sull’aspetto gastronomico/alimentare, ponendo enfasi sulle trasformazioni avute dalla cucina americana lungo i secoli (potrete esplorare la cucina di una delle prime chef americane, Julia Child). La regina del secondo piano è senza dubbio la grande bandiera americana (“Star-Spangled Banner”) che ha ispirato Francis Scott Key a scrivere un poema quando la vide durante la guerra anglo-americana del 1812 a Baltimora. Quel poema divenne poi l’inno degli Stati Uniti.
Un altro importante pezzo del museo è la statua di George Washington del 1840, creata per il centenario del presidente. Le ali del terzo piano sono invece dedicate alla guerra, ai presidenti e alle First Ladies. Non solo, l’ala 3 West esplora un altro tema importante nella cultura statunitense: l’intrattenimento, lo sport e la musica. All’esterno troverete una scultura alta circa 7 metri chiamata Infinity, costruita nel 1967 e fatta di granito e acciaio, e la Gwenfritz, una scultura installata in una fontana che colpisce per il suo colore (completamente nera) e le linee squadrate.
Per saperne di più leggete la nostra guida al National Museum of American History.
Dove dormire in zona?
Per visitare la zona dei musei potete scegliere 2 quartieri nei pressi del National Mall come Capitol Hill e L’Enfant Plaza, tuttavia, grazie all’efficace sistema di metropolitana, potete ripiegare anche su zone un po’ più decentrate. Per una panoramica dei distretti consigliati per dormire in città vi segnalo il mio articolo su dove dormire a Washington.