travel ban usa quando lo tolgono

Riapertura Frontiere USA: come viaggiare in America secondo le nuove norme

Maggio 4, 2023 /

ATTENZIONE!  Secondo questa dichiarazione ufficiale della Casa Bianca, a partire dall’11 maggio 2023 tutte le norme e le restrizioni anti-Covid-19 verranno ufficialmente eliminate e l’emergenza sanitaria verrà dichiarata conclusa. Questo significa che non sarà più necessario dare prova di vaccinazione completa per fare ingresso negli USA. Alla luce di questo importante e definitivo aggiornamento, da qui in avanti l’articolo non verrà più aggiornato.


Dopo più di un anno e mezzo di chiusura delle frontiere a causa della pandemia per Covid-19, l’8 novembre 2021 il governo americano ha finalmente comunicato la riapertura delle frontiere USA ai viaggi per turismo, sospendendo l’USA Travel Ban. Questo significa che è finalmente di nuovo possibile viaggiare in America. Vediamo quindi a quali condizioni è permesso l’ingresso, tenendo conto che tali restrizioni saranno valide fino all’11 maggio 2023, data in cui verranno revocate.

PS: in questa pagina troverete tutte le informazioni utili su come organizzare un viaggio dopo la riapertura delle frontiere USA finché le restrizioni saranno in vigore. Tali informazioni sono riportate sotto forma di domanda e risposta (FAQ) per rendere più agile la consultazione.

Se avete questioni che non sono trattate in questo articolo potete lasciare un commento a fondo pagina. L’articolo è in continuo aggiornamento (fino all’11 maggio 2023, data di conclusione dell’emergenza sanitaria) e riporta informazioni verificate direttamente sul sito Viaggiare Sicuri della Farnesina e sul sito governativo americano del CDC (Centers for Disease Control and Prevention), nel quale è presente un regolamento con tutte le informazioni e le regole per chi vuole viaggiare negli USA a partire dall’8 novembre.

Indice

Quando sono state riaperte le frontiere USA?

Le frontiere USA sono state riaperte l’8 novembre 2021, a effetto della proclamazione del Presidente degli Stati Uniti Biden, che il 25 ottobre 2021 ha sancito l’ufficialità.

Come posso fare per prenotare il viaggio?

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Ecco alcuni strumenti utili per prenotare il viaggio:

Ed ecco quelli per preparare un itinerario indimenticabile!

Se non vi sentite sicuri al 100% – oltre al passaggio fondamentale della scelta dell’assicurazione sanitaria/viaggio per gli USA – ricordatevi di prenotare i vari servizi con cancellazione gratuita oppure con opzione di modifica flessibile delle date del viaggio senza costi aggiuntivi.

Dunque si può viaggiare in America partendo dall’Italia?

Sì. Le frontiere americane hanno riaperto a tutti i 33 stati che fino ad ora erano soggetti alle restrizioni del Travel Ban, ovvero: gli stati dell’area Schengen (Italia inclusa), Cina, Iran, Regno Unito, Irlanda, Brasile, Sudafrica e India.

Sono previste restrizioni per l’ingresso negli USA?

No, dall’11 maggio 2023 l’ingresso negli USA non è più condizionato da alcuna restrizione sanitaria. Tuttavia, fino all’11 maggio varranno le seguenti restrizioni:

Quali sono le regole per entrare negli Stati Uniti?

Bisogna essere vaccinati?

L’ingresso negli USA è riservato alle persone che diano prova di essere completamente vaccinate e ad alcune e selezionatissime categorie di persone non vaccinate.

Aggiornamento

ATTENZIONE: a partire dall’11 maggio 2023, l’amministrazione USA riterrà ufficialmente conclusa l’emergenza sanitaria e non richiederà più la vaccinazione completa per l’ingresso nel territorio statunitense.

Cosa si intende con “completamente vaccinati”?

Si è considerati “fully vaccinated” (completamente vaccinati):

  • 14 giorni dopo la dose di un vaccino monodose;
  • 14 giorni dopo la seconda dose di un vaccino a 2 dosi;
  • 14 giorni dopo aver ricevuto la seconda dose di una qualsiasi combinazione “mix-and-match” di vaccini somministrati a distanza di almeno 17 giorni l’uno dall’altro.

Serve la terza dose (booster) per partire?

Non è necessario aver ricevuto la terza dose del vaccino per viaggiare negli Stati Uniti: basta essere completamente vaccinati (vedi requisiti sopra). La terza dose è solo raccomandata.

E se sono guarito dal Covid?

Se si è recentemente guariti dal Covid-19 e ci è stato quindi rilasciato un green pass dopo un’unica dose di vaccino, è possibile viaggiare negli Stati Uniti solo se si fa parte di una delle eccezioni indicate nel punto successivo. 

Ci sono delle eccezioni a queste norme?

Sì. Sono previste alcune eccezioni molto stringenti. Possono entrare negli USA coloro che non sono completamente vaccinati, a patto che siano:

  • individui in viaggio diplomatico o ufficiale del governo estero
  • minori di 18 anni
  • persone coinvolte nello studio dei vaccini
  • persone che presentino una certificazione medica riguardante una controindicazione documentata a ricevere il vaccino.
  • Persone che dimostrino di far parte di un’eccezione di carattere umanitario o di emergenza
  • Cittadini di un paese estero con disponibilità limitata di vaccini COVID-19, con visti validi [esclusi  B-1 o B-2 (turismo)]
  • Membri delle forze armate statunitensi o loro coniugi o figli (sotto i 18 anni di età)
  • Membri dell’equipaggio marittimo che viaggiano con un visto C-1 e D per non immigranti
  • Persone il cui ingresso è nell’interesse nazionale

Quali vaccini sono accettati?

Sono accettati tutti i vaccini approvati dalla FDA e i vaccini approvati dall’OMS, tra i quali anche AstraZeneca. 

  • Pfizer-BioNTech
  • Moderna
  • AstraZeneca
  • Covishield
  • BIBP/Sinopharm
  • Sinovac

Serve comunque il tampone?

Sì. Oltre alla prova di vaccinazione è richiesto un test COVID negativo da presentare all’imbarco.

Il tampone può essere molecolare o antigenico, e viene richiesto a tutti i viaggiatori di età pari o maggiore ai 2 anni.

ATTENZIONE: dal 12 giugno non sarà più necessario presentare l’esito negativo di un tampone prima di un volo per gli USA. Qui il link alla notizia nel sito del CDC.

Quanti giorni prima della partenza devo fare il tampone?

Dal 6 dicembre 2021 è necessario presentare un test negativo eseguito entro le 24 dalla partenza.

ATTENZIONE: dal 12 giugno non sarà più necessario presentare l’esito negativo di un tampone prima di un volo per gli USA. Qui il link alla notizia nel sito del CDC.

Ci sono alternative al tampone?

Il sito del CDC precisa che, al posto del tampone, può essere presentata anche la certificazione di avvenuta guarigione dal Covid entro 90 giorni. Prima della partenza del volo è necessario mostrare il risultato positivo del tampone effettuato entro 90 giorni e una “lettera di un operatore sanitario autorizzato o di un funzionario della sanità pubblica che attesti che si è stati autorizzati a viaggiare”. Tale opzione è valida anche per coloro che non sono vaccinati e che rientrano tra le eccezioni prima elencate.

ATTENZIONE: dal 12 giugno non sarà più necessario presentare l’esito negativo di un tampone prima di un volo per gli USA. Qui il link alla notizia nel sito del CDC.

Serve anche un modulo di dichiarazione?

In aggiunta alla certificazione di avvenuta guarigione, ogni compagnia aerea richiede a ogni viaggiatore secondo le proprie modalità un modulo di dichiarazione del CDC (“Passenger disclosure and attestation to the USA”) da compilare e firmare. Presentare questo modulo è obbligatorio a fini dell’imbarco sull’aereo. In linea generale, le compagnie aree dovrebbero anche dare la possibilità di compilarlo anche in aeroporto, ma fate attenzione agli specifici regolamenti per non rischiare nulla.

Anche in questo caso le nuove normative in vigore dal 12 giugno hanno emendato la necessità di compilare questo modulo: This Order and attestation will no longer be in effect as of 12:01am ET [4:01am GMT], June 12, 2022).

Quali sono le regole per i minori di 18 anni?

Come scritto poco sopra, i minori di 18 sono esclusi dall’obbligo di vaccinazione per l’ingresso negli USA. Secondo Viaggiare Sicuri, se il minore non vaccinato viaggia insieme a un adulto vaccinato, deve fare il tampone tre giorni prima della partenza. Se il minore non vaccinato viaggia da solo o insieme ad adulti non vaccinati, deve fare il tampone un giorno prima della partenza, come già specificato sopra.

L’aggiornamento delle normative in vigore dal 12 giugno riguarda tutti i maggiori di 2 anni come si può leggere dal documento ufficiale del CDC: This amendment updates COVID-19 testing requirements for air passengers 2 years or older boarding a flight to the United States.

Serve un altro tampone dopo l’arrivo?

Per coloro che sono completamente vaccinati (con o senza terza dose) è raccomandato, ma non obbligatorio, un tampone dopo 3-5 giorni dall’arrivo negli Stati Uniti.

Il sito governativo americano del CDC afferma invece che per i “not fully vaccinated” (in cui sarebbero inclusi i minori di 18 anni) sono obbligatori sia il tampone dopo 3-5 giorni sia la quarantena di 7 giorni a prescindere dal risultato del tampone. Anche il sito Viaggiare Sicuri conferma questa regola, ma afferma che il CDC sta lavorando per aggiornare il sistema di tracciamento dei contatti.

Devo stare in isolamento/quarantena se sono completamente vaccinato?

No, non è obbligatoria la quarantena per coloro che risultano completamente vaccinati e nemmeno per coloro che hanno presentato un tampone positivo effettuato negli ultimi 90 giorni. 

Dunque serve il Green Pass?

Fino all’11 maggio 2023 è necessario presentare un documento che attesti la vaccinazione completa. Occorre presentare una versione cartacea o digitale del QR code, accompagnato da un documento di identità che attesti che il documento è il vostro. Per maggiori informazioni sul tipo di documentazione richiesta leggete qui.

Negli USA trovo altre restrizioni (mascherina, distanziamento, prenotazioni obbligatorie)?

Le normative variano da stato a stato e da città a città. In questo stesso articolo troverete informazioni sulle restrizioni e le misure di prevenzione adottate principali città americane e sui parchi nazionali. Il consiglio è comunque quello di fare riferimento ai siti ufficiali sia governativi che delle singole attrazioni che si vogliono visitare.

Come funziona per i voli interni negli USA?

Per i voli interni non dovrebbe essere richiesto un tampone prima o dopo il volo, a meno che non sia esplicitamente richiesto dalla compagnia aerea e dalle autorità sanitarie dello stato o della città di destinazione. Per questa ragione, anche per i voli interni, ci raccomandiamo di contattare la compagnia aerea in largo anticipo per capire gli specifici requisiti per il viaggio. A livello generale, non è richiesta quarantena dopo i voli domestici. Per maggiori informazioni, leggete qui.

Il tampone è richiesto anche per il rimpatrio?

AGGIORNAMENTO: dal 1 marzo 2022, non sarà più obbligatorio il tampone per il rimpatrio in Italia dagli USA. Per rientrare in Italia sarà sufficiente presentare il Green Pass (certificato di vaccinazione, certificato di guarigione oppure test negativo).

All’imbarco occorre presentare un tampone negativo. Il test può essere molecolare o antigenico. Nel caso del molecolare, il test dovrà essere effettuato nelle 72 ore precedenti all’arrivo in Italia; nel caso dell’antigenico, il test dovrà essere effettuato nelle 24 ore precedenti all’arrivo in Italia.

Serve altro per il rimpatrio?

Sì, oltre ovviamente al Green Pass, occorre compilare il digital Passenger Locator Form (dPLF) e presentarlo su supporto digitale o cartaceo all’ingresso a chiunque ve lo chieda. Dal 1 maggio 2022, il dPLF non è più necessario.

Quanto costa un tampone negli Stati Uniti per i turisti?

A questo link trovate un’utilissima risorsa con tutte le sedi dove fare un tampone gratuito o a basso costo negli USA, stato per stato, qualora ne abbiate bisogno. Inoltre, possiamo già riportarvi testimonianze riguardo la presenza di numerosi stand dove anche i turisti internazionali possono fare tamponi gratuiti. Ad esempio, a New York se ne trova uno immediatamente fuori dalla stazione di Grand Central Terminal, e ce ne sono molti altri.

Le assicurazioni viaggio coprono il COVID-19?

Le principali compagnie assicurative si sono via via adattate alla nuova situazione dotandosi di regolamenti appositi e coperture specifiche per il Covid-19. Per sapere quali assicurazioni viaggio coprono dal Coronavirus e a quali condizioni vi rimando al nostro approfondimento: Assicurazione Viaggio Covid 19: coperture, annullamento e costo. Nello stesso articolo troverete anche informazioni sulle compagnie assicurative che coprono le spese non solo della persona risultata positiva, ma anche dei suoi familiari/accompagnatori.

Se non potrò partire a causa di una positività, il mio volo verrà rimborsato?

Se il vostro volo è regolarmente coperto dall’assicurazione viaggio e il motivo dell’annullamento rientra tra quelli accettati dalla compagnia assicurativa, allora saranno loro a rimborsarvi. Per vedere le condizioni del rimborso, leggete il nostro articolo sull’annullamento viaggio per cause Covid.

Se invece il vostro volo non è coperto dall’assicurazione viaggio, allora vi consiglio di consultare attentamente il sito ufficiale della vostra compagnia area per verificare le politiche di rimborso o di modifica del biglietto: i siti delle più importanti compagnie aeree per gli USA hanno una specifica sezione dedicata a questo tema.

Il consiglio però è quello di assicurare il volo con la polizza viaggio.

Quali documenti sono necessari per viaggiare in USA?

In base a quanto già detto ecco tutti i documenti necessari per l’ingresso negli Stati Uniti:

  • il Green Pass che attesti la vaccinazione completa (fino all’11 maggio 2023)
  • il test Covid negativo effettuato nei 3 giorni precedenti la partenza (o 1 giorno nel caso dei non vaccinati) OPPURE l’attestazione di guarigione dal Covid entro i 90 giorni precedenti.
  • un modulo di dichiarazione da consegnare all’imbarco. Attenzione! Ogni compagnia area potrebbe avere uno specifico regolamento per la consegna del modulo! Informatevi con anticipo contattando la vostra compagnia per non rischiare di rimanere all’aeroporto.
  • l’Esta (Electronic System for Travel Authorization), che vi permetterà di permanere negli Stati Uniti per un periodo fino a 3 mesi.
  • un passaporto in corso di validità.

I parchi USA sono visitabili e a quali condizioni?

Per aiutarvi nell’organizzazione delle tappe dell’on the road, abbiamo pensato di aggiornarvi sullo stato delle restrizioni nei principali parchi gestiti dal National Park Service, dal Bureau of Land Management e dagli Indiani Navajo e Hualapai.

Parchi nazionali NPS e BLM

In linea generale, il National Park Service (NPS) ha stabilito che l’uso obbligatorio delle mascherine rimane vigente solo negli spazi al chiuso e sui mezzi di trasporto tipo shuttle e bus.

L’ingresso è consentito anche ai non vaccinati, ma non è un’informazione utile per chiunque voli dall’Italia, in quanto per entrare negli Stati Uniti sarà comunque attivo l’obbligo di vaccinazione. Le stesse regole valgono per i parchi e le aree naturali protette gestite dal Bureau of Land Management (BLM). Tra i parchi più noti in Utah, ricordiamo Vermilion Cliffs e Grand Staircase Escalante.

Di seguito, il dettaglio dei parchi principali, ma se quello che vorreste visitare non si trova nell’elenco, informatevi qui.

Yosemite

Fino al 30 settembre, l’ingresso a Yosemite National Park era subordinato a una prenotazione (inclusa nel prezzo del biglietto o del National Park Pass). Dal 1 ottobre la necessità di prenotazione è stata rimossa. Successivamente è stata di nuovo ripristinata per il periodo di maggior affollamento. Vi consigliamo di fare riferimento alla pagina ufficiale per sapere se durante il vostro periodo di visita sarà richiesta la prenotazione.

Death Valley

Non è richiesta una prenotazione per l’ingresso nella Death Valley, ma alcune strutture ricettive potrebbero essere chiuse. Per quanto riguarda l’uso di mascherine o altre restrizioni, valgono le regole generali dettate dall’NPS.

Grand Canyon

Non è richiesta una prenotazione per l’ingresso nel Grand Canyon, ma alcune strutture ricettive potrebbero essere chiuse (vedi qui quali). Per quanto riguarda l’uso di mascherine o altre restrizioni,  valgono le regole generali dettate dall’NPS, con particolare attenzione all’uso della mascherina negli interni, negli shuttle e nelle zone esterne dove non è possibile mantenere il distanziamento.

Non facendo parte del NPS, il Grand Canyon West Rim ha regole diverse, che potete leggere qui. Ad esempio: chi dia prova di vaccinazione non ha obbligo di mascherina.

Sequoia e Kings Canyon

A causa di incendi, il parco è chiuso ai visitatori. Alla riapertura non dovrebbero essere previste restrizioni particolari, eccezion fatta per quelle generali.

Joshua Tree

Per il Joshua Tree non sono attualmente previste restrizioni al di fuori dell’uso della mascherina nei luoghi interni.

Bryce Canyon

Per il Bryce Canyon non sono attualmente previste restrizioni al di fuori dell’uso della mascherina nei luoghi interni.

Zion

Per lo Zion non sono attualmente previste restrizioni al di fuori dell’uso della mascherina nei luoghi interni.

Niagara Falls

Anche se non è un parco nazionale (è un parco statale) citiamo pure le regole di Niagara Falls, che prevedono l’obbligo di mascherina solo in particolari aree al chiuso e sui mezzi di trasporto. Sul lato canadese non è più richiesta una prova della vaccinazione per tutti i luoghi al chiuso. Dal momento che la situazione è in continuo aggiornamento, vi consiglio di consultare il sito ufficiale, specialmente per quel che riguarda i requisiti nel passaggio tra USA e Canada. 

Parchi della Navajo Nation

Dove dormire alla Monument Valley

Vale la pena citare anche lo stato attuale di apertura dei due principali parchi della Navajo Nation. Ricordiamo che in tutta la Navajo Nation è tutt’ora attivo un Mask Mandate che obbliga all’uso della mascherina in tutti gli spazi al chiuso e in quegli spazi all’aperto affollati in cui non si può mantenere il distanziamento. Ecco le norme del Reopening Plan: al momento (ottobre 2022) la Navajo Nation ha ripristinato l’occupazione al 100% delle sue aree aperte al pubblico.

Monument Valley

Dopo un periodo di chiusura, la Monument Valley è aperta al pubblico senza necessità di prenotazione. L’uso della mascherina è  obbligatorio nelle aree interne del parco e all’esterno laddove non è possibile mantenere il distanziamento.

Antelope Canyon

Anche gli ingressi all’Antelope Canyon quindi sono tornati a poter essere utilizzati al 100% delle loro capacità. L’uso della mascherina è comunque obbligatorio nelle aree interne e all’esterno laddove non è possibile mantenere il distanziamento.

Regole per visitare le città americane più importanti

Top of the Rock

Restrizioni Covid a New York

Dal 7 marzo 2022 in poi, i visitatori non dovranno più dimostrare di essere vaccinati per entrare in bar e ristoranti di New York. Questo provvedimento è valido anche per tutti i cinema, casinò, giardini botanici, musei e gallerie, acquari, zoo, arene sportive e stadi al coperto, centri congressi e sale espositive, teatri di arti dello spettacolo (inclusi quelli di Broadway), sale giochi. Tuttavia, i singoli locali potranno discrezionalmente richiedere la prova di vaccinazione se lo desiderano. 

L’uso della mascherina non è più obbligatorio per tutti nelle aree al chiuso e all’aperto (tranne che nella metro, negli aeroporti e negli altri mezzi pubblici), ma è consigliabile laddove ci sia un alto rischio di trasmissione del virus. Ogni singola attrazione turistica può tuttavia rendere obbligatorio l’utilizzo della mascherina al suo interno, controllate quindi sul sito ufficiale come dovrete comportarvi a riguardo.

Se avete bisogno di fare un tampone (test Covid) a New York, ecco una risorsa utile.

Restrizioni Covid a San Francisco

Al momento attuale (maggio 2022), a meno che non lo richieda la singola struttura, non è richiesta prova di vaccinazione per entrare in musei, zoo, acquari e altre attrazioni turistiche, che sono aperte al 100%. L’unica eccezione riguarda la partecipazione a eventi al chiuso che superino le 1,000 persone. I vaccini approvati sono i seguenti: Pfizer, Moderna, Johnson & Johnson, Sinopharm, AstraZeneca-SK Bio, and Serum Institute of India.

L’uso della mascherina può essere richiesto (per vaccinati e non) in alcuni gli spazi al chiuso e nei mezzi di trasporto. Inoltre, viene caldamente raccomandato anche nei luoghi all’esterno laddove non sia possibile mantenere il distanziamento.

Se avete bisogno di fare un tampone (test Covid) a San Francisco, ecco una risorsa utile.

Restrizioni Covid a Los Angeles

Allo stato attuale (maggio 2022) l’uso della mascherina è ancora obbligatorio indipendentemente dallo status vaccinale su tutti i mezzi pubblici, nelle stazioni e negli aeroporti. Inoltre, viene caldamente raccomandato anche nei luoghi all’esterno laddove non sia possibile mantenere il distanziamento. La prova di vaccinazione non è più richiesta.

Se avete bisogno di fare un tampone (test Covid) a Los Angeles, ecco una risorsa utile.

Travel Ban USA: piccola cronistoria del divieto

Ormai è passato molto tempo dall’11 marzo 2020, quando l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato che l’epidemia di Covid era da considerarsi ufficialmente una pandemia. Proprio l’11 marzo la Casa Bianca emanava una proclamazione di Trump, prontamente confermata anche dalla nuova amministrazione Biden, che dichiarava la chiusura dei confini e il conseguente divieto di ingresso negli Stati Uniti (ban) per viaggi non essenziali. Tra i motivi non essenziali c’era chiaramente anche il turismo, che da quel giorno è precluso a tutti coloro che provengono dall’Area Schengen (Italia compresa) e da tutti gli stati in cui è presente un focolaio.

Il divieto è stato rimosso l’8 novembre 2021.

Nel frattempo, nel nostro Paese e negli altri stati europei, grazie alle vaccinazioni e all’introduzione del Green Pass, le cose si sono pian piano evolute. I nostri confini nazionali sono attualmente aperti ed è possibile viaggiare negli stati dell’area Schengen e in altri stati al di fuori della stessa, anche per turismo.

Categorie di viaggiatori ammesse durante il Travel Ban

Durante il Travel Ban, e fino alla rimozione ufficiale avvenuta l’8 novembre, ecco l’elenco di coloro che potevano entrare negli USA, ovvero che rientravano nella categoria dei viaggi essenziali (“ingressi per interesse nazionale”, secondo la definizione della proclamazione di Biden). In sintesi:

  • cittadini USA, residenti permanenti e i loro familiari*
  • titolari di visto diplomatico
  • operatori e ricercatori medici attivi nel campo di studi del Covid invitati dal governo americano
  • richiedenti visto F (studi accademici), M (studi non-accademici o professionali) e J
  • richiedenti o titolari dei visti A-1, A-2, C-2, C-3, E -1, G-1, G-2, G-3, G-4, NATO-1, NATO-4 o NATO-6
  • titolari di un visto C-1, D o C-1 / D
  • tutte le altre categorie specifiche indicate nella proclamazione
*Nota bene: gradi di parentela ammessi negli USA

Nella sezione 2 della proclamazione di Biden si affermava che il travel ban non si riferiva a:

  • qualsiasi straniero che sia il coniuge di un cittadino statunitense o residente permanente;
  • qualsiasi straniero che sia genitore o tutore legale di un cittadino statunitense o residente permanente, a condizione che tale cittadino sia celibe e di età inferiore ai 21 anni;
  • qualsiasi straniero che sia il fratello di un cittadino statunitense o residente permanente, a condizione che entrambi non siano coniugati e abbiano meno di 21 anni;
  • qualsiasi straniero che sia figlio, figlio in affidamento o sotto la tutela di un cittadino statunitense o residente permanente.

Sospensione del Travel Ban: l’annuncio del 20 settembre e dell’8 novembre

A metà maggio gli Stati Uniti sono stati inseriti dalla Farnesina fra i paesi del gruppo D, il che permetteva, in teoria, di viaggiare negli Stati Uniti liberamente. Tuttavia, al tempo stesso permaneva lo USA Travel Ban, che di fatto impediva di entrare negli USA come turisti.

Il 17 luglio 2021, Biden aveva annunciato che nei giorni successivi sarebbe stata comunicata la data di riapertura dei confini americani, ma purtroppo il giorno 26 dello stesso mese era uscita la notizia che la Casa Bianca aveva deciso di non riaprire più i confini a breve a causa del propagarsi della variante Delta negli USA e in gran parte degli stati dell’Area Schengen.

Il 20 settembre 2021 è uscita la notizia che tutti aspettavano! Jeffrey Zients, Coronavirus response coordinator della Casa Bianca ha annunciato che ai primi di Novembre verrà rimosso il Travel Ban per tutti i vaccinati con test Covid negativo provenienti dall’area Schengen! 

Il 15 ottobre è stata finalmente diffusa la data ufficiale di riapertura delle frontiere americane: 8 novembre 2021.

Il 25 ottobre 2021 è arrivata anche la proclamazione del Presidente degli Stati Uniti Biden a sancire l’ufficialità della riapertura delle frontiere.

L’8 novembre sono finalmente state riaperte le frontiere!

L’11 maggio 2023 è stata dichiarata conclusa l’emergenza sanitaria e sono decadute tutte le restrizioni anti-COVID.


Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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bernardo pacini
Bernardo Pacini

Scrivo di viaggi in USA e Spagna, ma ho pubblicato anche alcuni libri di poesia e traduzioni di poeti americani. Tra le mie passioni, oltre ai viaggi, la letteratura, la musica prog, la Fiorentina e la buona cucina.

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