Sai che puoi camminare zaino in spalla dal Messico al Canada passando per la California, l’Oregon e lo Stato di Washington? Il Pacific Crest Trail è uno dei trekking più lunghi del mondo: 4270 km a piedi tra foreste, laghi, deserti e alcune delle cime più alte degli Stati Uniti. Ci vogliono almeno 5 o 6 mesi per farlo tutto, ma c’è anche la possibilità di percorrerne alcuni tratti più brevi, con escursioni di uno o più giorni. Ecco la nostra guida al famoso trekking sulla West Coast americana.
Indice
- Cos’è il Pacific Crest Trail
- Percorso del Pacific Crest Trail
- Pacific Crest Trail map: carta escursionistica e mappa interattiva
- Le sezioni più belle del Pacific Crest Trail
- Come organizzare un trekking sul Pacific Crest Trail
- Equipaggiamento per il Pacific Crest Trail
- Quanto costa fare il Pacific Crest Trail?
Cos’è il Pacific Crest Trail
Il Pacific Crest National Scenic Trail, conosciuto da tutti come Pacific Crest Trail o con la sigla PCT, è un sentiero escursionistico lungo 4270 km, che parte dal confine tra la California e il Messico e termina in Canada, poco oltre il confine con lo Stato di Washington, attraversando i tre stati USA che affacciano sulla costa del Pacifico. Lungo questo itinerario si toccano altitudini che variano da pochi metri sul livello del mare fino a oltre 4000 metri tra i monti della Sierra Nevada.
Pensato nel 1932 da Clinton Churchill Clarke, venne creato nel 1968 come “National Scenic Trail”, ma fu completato solo nel 1993. Si snoda per la maggior parte dentro aree naturali protette, foreste e parchi nazionali. Compone, insieme all’Appalachian Trail e al Continental Divide Trail – la “Triple Crown” dell’escursionismo. La più grande impresa degli escursionisti in America è rappresentata dal completamento di questi tre itinerari.
Percorso del Pacific Crest Trail
Il Pacific Crest Trail collega il confine messicano con quello canadese attraversando tre stati USA: California, Oregon e Washington. L’itinerario si snoda prevalentemente in zone selvagge, su alte montagne e attraverso foreste incontaminate, ma tocca anche alcune aree abitate e soprattutto attraversa 7 parchi nazionali e altri parchi statali o aree protette. Il percorso è diviso in 5 macro sezioni, o regioni, e diverse sottosezioni: su questa mappa si vede chiaramente la suddivisione.
Southern California
La prima parte è quella della California meridionale ed è lunga poco più di 1000 km. Comprende le sottosezioni California A, B, C, D, E, F. Il PCT inizia nei pressi di Campo, una cittadina situata vicino al confine con il Messico. Attraversa il Lake Morena County Park e costeggia poi le Laguna Mountains. Giunto a Scissors Crossing, il sentiero entra per un tratto nell’Anza-Borrego Desert State Park, per poi passare tra le San Felipe Hills e la Cleveland National Forest. Dopo la salita sulle vette delle San Jacinto Mountains, scende fino al San Gorgonio Pass.
Si torna poi sulle creste delle catene di San Bernardino e San Gabriel, passando vicino al Big Bear Lake e al Lake Arrowhead. Quando si arriva alla Faglia di Sant’Andrea, l’escursione prosegue in una delle sue parti più calde, essendo a bassa quota e a due passi dal deserto del Mojave. In seguito, si raggiungono le Tehachapi Mountains e si entra nella Sierra Nevada. Questa prima parte di percorso termina al Walker Pass, situato a est di Bakersfield.
Central California
La seconda parte del PCT, la California centrale, è lunga poco più di 700 km e comprende le sottosezioni California G, H, I, J. È quella dove si toccano le vette più alte e rappresenta una delle parti più scenografiche dell’intero itinerario. Dal Walker Pass si entra subito nell’area selvaggia della Chimney Peak Wilderness, raggiungendo poi la South Fork del Kern River. Tra vasti prati e foreste di conifere si sale fino al Cottonwood Pass, per poi attraversare il Sequoia National Park.
Da qui in poi, per una buona parte il PCT coincide con il famoso John Muir Trail. Camminando alle pendici del Mounth Whitney (il monte più alto degli Stati Uniti contigui), si passa dal Kings Canyon National Park per poi arrivare ai magnifici paesaggi dello Yosemite National Park. Infine, si raggiungono le sponde del Lower Echo Lake, poco a sud del famoso Lake Tahoe.
Northern California
La terza parte dell’itinerario attraversa la California settentrionale, con le sottosezioni California K, L, M, N, O, P, Q, R, ed è lunga poco più di 900 km. Questa è una zona vulcanica, con foreste rigogliose e aree davvero belle dal punto di vista naturalistico. Dopo aver camminato poco distanti dal Lake Tahose, si deve attraversare una vasta area per arrivare alla zona più affascinante di questa sezione: il Lassen Volcanic National Park.
Superato questo parco dopo averlo attraversato nella sua interezza da sud a nord, si arriva al secco e particolare Hat Creek Rim, prima di svoltare verso ovest e tornare ad immergersi in terre più verdeggianti. Si scende fino ad incontrare il fiume Sacramento e ad attraversarlo per raggiungere il Castle Crags State Park. Si torna verso nord camminando nella Marble Mountain Wilderness, a cui seguono le Siskiyou Mountains. Camminando verso est si arriva in Oregon nei pressi del Siskiyou Summit.
Oregon
La parte dell’Oregon è lunga circa 670 km ed è divisa nelle sottosezioni Oregon A, B, C, D, E, F, G. Sulle mappe la sezione A è corrispondente alla California R, dato che la divisione delle sottosezioni non considera il confine statale. La sezione dell’Oregon è la più breve delle cinque, ma è anche la più facile da percorrere perché presenta il minore dislivello. Si cammina prevalentemente su una cresta dolce.
Dal Siskiyou Summit si cammina verso nord-est fino a raggiungere il Crater Lake National Park: uno dei parchi famosi dell’Oregon. Da qui in poi si cammina attraverso Diamond Peak Wilderness, Three Sisters Wilderness e Mount Jefferson Wilderness: tutte aree in cui abbondano i laghi e dove il sentiero ne costeggia molti, con paesaggi molto suggestivi. Nella parte più settentrionale dell’Oregon invece, la zona più affascinante è quella che costeggia il Mount Hood, prima di arrivare al confine di stato costituito dal fiume Columbia, nella cittadina di Cascade Locks.
Washington State
La quinta parte del PCT è quella dello Stato di Washington, 770 km dal confine con l’Oregon a quello con il Canada (gli ultimi 14 km sono in Canada, dal confine fino alla località Manning Park). Qui la denominazione delle sottosezioni non ricomincia dalla A, ma prosegue dalle precedenti: Washington H, I, J, K, L.
Attraversato il Columbia River poco distante dalla Columbia River Gorge, si sale sulle creste della Indian Heaven Wilderness, per poi aggirare il Mount Adams alla sua base e raggiungere la difficoltosa Goat Rocks Wilderness e il ghiacciaio Packwood. Si costeggiano molti laghi nella tratta fra il White Pass e il Chinook Pass, prima di raggiungere il Mount Rainier National Park, dove si costeggia il maestoso monte. Più a nord ci si avventura invece nella zona meridionale del North Cascades National Park, trovandosi a compiere, in tutta questa zona, la tratta più difficoltosa dell’interno PCT.
Pacific Crest Trail map: carta escursionistica e mappa interattiva
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Avere una carta escursionistica è la base per ogni trekking. In più, stiamo parlando di uno degli itinerari più lunghi del mondo, non di una breve passeggiata in un parco, quindi è cruciale sapere sempre dove ci si trova e cosa ci aspetta nella parte successiva del percorso. Se stai pensando di incamminarti lungo il Pacific Crest Trail, dovresti munirti della mappa. Ne esistono diverse edizioni, sempre divise in sottosezioni: suggerisco questa che è suddivisa in tre parti (puoi ovviamente decidere di acquistarne solo una se percorrerai soltanto un tratto del PCT):
Dal mio punto di vista (e non solo dal mio!) è sempre importante avere nello zaino una mappa cartacea quando si fanno lunghe escursioni, soprattutto in zone come queste dove ci si può trovare per giorni lontani dai centri abitati e magari senza segnale sul telefono. Tuttavia, sia per la parte organizzativa prima della partenza, sia per il trekking quando il telefono prende, può risultare utile anche avere una mappa digitale, per calcolare più rapidamente le distanze e tutto il resto.
La traccia GPS del Pacific Crest Trail si trova facilmente online, ma sulla mappa di Google Earth e sulla mappa digitale ufficiale si possono anche visualizzare diversi servizi e punti di interesse lungo il percorso. Ricorda inoltre che per usare al meglio le mappe digitali in America, così come gli altri servizi online, avrai bisogno di una connessione internet. Dunque ti dovrai dotare di una SIM prepagata oppure di una eSIM (a seconda del tuo telefono).
Se vuoi approfondire il tema, sappi che ci sono anche molte pubblicazioni a riguardo, inclusi i racconti di escursionisti che l’hanno completato. Tra i libri in italiano, suggerisco questo, questo e questo.
Le sezioni più belle del Pacific Crest Trail
Non è facile dire quali siano le parti più belle del Pacific Crest Trail. Migliaia di chilometri tra montagne e foreste, laghi e deserti, attraversando ecosistemi completamente diversi l’uno dall’altro: come si fa a scegliere? Se però non hai la possibilità di metterti in cammino per mesi e mesi, devi per forza di cose scegliere una tratta specifica. Cerchiamo quindi di vedere quelle che, per varie ragioni, possono essere considerare come le parti migliori di questo epico itinerario.
- Laguna Mountain Recreation Area. Nella parte più meridionale del percorso, merita assolutamente la parte che attraversa la Laguna Mountain Recreation Area, situata tra San Diego e l’Anza-Borrego Desert Park. Camminando dal Mount Laguna verso nord, si gode di una splendida vista sul deserto che si trova 1500 metri più in basso.
- Mount Baden-Powell. Nella zona vicina a Los Angeles, vale la pena percorrere il tratto che attraversa la Angeles National Forest, dove si trova il Mount Baden-Powell (dedicato all’inventore dello scoutismo). Sebbene ci si trovi vicini alla seconda città più grande degli USA, in questi boschi sembra di essere completamente altrove.
- Sequoia National Park e Kings Canyon National Park. Questi due parchi nazionali sono attigui e la parte di sentiero che li attraversa è tra le più suggestive dell’intero percorso.
- Devils Postpile National Monument. Nella zona di Mammoth Lakes, il sentiero passa da questo affascinante sito geologico, dove ci si trovano davanti delle enormi colonne di roccia, capaci di lasciare a bocca aperta.
- Yosemite National Park. Tra i parchi nazionali che si attraversano, lo Yosemite è fra i più affascinanti. Qui si trovano vette stupefacenti quanto foreste con alberi secolari.
- Castle Crags State Park. Nella parte più settentrionale della California c’è questa zona davvero affascinante, vicina al Mount Shasta: grandi guglie di granito fanno da sfondo a sterminate foreste di conifere.
- Crater Lake National Park e zona dei laghi: se cerchi un trekking scenografico, ma non eccessivamente impegnativo, l’area dal Crater Lake verso nord è perfetta. Poco dislivello e splendidi panorami.
- Three Sisters Wilderness. Se vuoi camminare in un paesaggio lunare dovuto al suolo vulcanico e subito dopo trovarti fra prati fioriti, prendi in considerazione quest’area dell’Oregon centrale. Ne vale la pena!
- Paradise Park (Mount Hood). Quando il sentiero costeggia il Mount Hood, nel nord dell’Oregon, la zona dal Timberline Lodge in poi, conosciuta come Paradise Park, è tra le più pittoresche che si possano trovare lungo l’itinerario. Inoltre, in questa tratta si trovano anche belle cascate (a volte raggiungibili con brevi deviazioni) come le Ramona Falls.
- Mount Adams e Mount Rainier. Nello Stato di Washington, una delle parti più scenografiche è composta dai circa 240 km fra Mount Adams e Mount Rainier National Park. Queste due vette sorgono entrambe imponenti in mezzo a un’area più bassa, regalando paesaggi da cartolina.
Come organizzare un trekking sul Pacific Crest Trail
Da dove cominciare per organizzare un trekking che attraversa ambienti naturali molto diversi fra loro e che può durare anche vari mesi? Innanzitutto non devi prendere sottogamba un’esperienza del genere: se vuoi farlo tutto è bene che tu sia già una persona abbastanza allenata. Detto questo, vediamo gli aspetti pratici.
Quando partire: la stagione migliore
È molto difficile dare una risposta univoca alla domanda “Quando è meglio partire per il PCT?“. La lunghezza del percorso fa sì che ci si trovi inevitabilmente a camminare in stagioni diverse, perché non è possibile concluderlo in un’unica stagione. Inoltre, lungo il percorso si toccano altitudini che spaziano dai 4000 metri ai pochi metri sul livello del mare e ambienti differenti fra loro.
In certe zone e determinati periodi dell’anno, il sentiero è innevato o ghiacciato: non tutti sono preparati a camminare sulla neve e per farlo è anche necessaria un’attrezzatura apposita. In altre zone può esserci scarsità d’acqua, mentre alcune aree sono soggette agli incendi in estate. Ti consiglio di dare un’occhiata anche a queste risorse quando organizzi il tuo cammino, per partire preparato su questi aspetti.
Se fai tutto il percorso in un’unica volta, valuta quando partire in base alle tue capacità ed esperienza: esamina quali sezioni del percorso sono più impegnative per te e calcola di trovarti in quelle zone nei periodi dove il clima è più favorevole per affrontarle. Invece, se vuoi percorrere solo una parte del PCT, ti posso dare queste dritte sulle varie zone:
- California meridionale: i periodi migliori sono la primavera e l’autunno. Si passa infatti da basse quote in aree desertiche, dove in estate fa molto caldo, a montagne con discrete altitudini dove nevica in inverno.
- California centrale: scegli l’estate per questa tratta che attraversa la Sierra Nevada. Si cammina in montagna: le prime nevicate possono arrivare già ad ottobre e fino a maggio (ma anche a giugno in certe zone) si trova neve sul sentiero o comunque si rischia di dover guadare ruscelli pieni d’acqua per lo scioglimento della neve.
- California settentrionale: estate e autunno sono le stagioni ideali. Nelle parti di montagna vale lo stesso discorso fanno per la California centrale, ma qui ci sono anche sezioni a bassa quota, dove anche nei mesi autunnali si cammina senza patire troppo freddo.
- Oregon: i mesi migliori per questa zona di media montagna sono agosto e settembre. Anche nella prima parte dell’estate si cammina bene dal punto di vista climatico, ma l’umidità di quel periodo fa proliferare molto le zanzare, che a giugno e luglio sono davvero fastidiose.
- Stato di Washington: per la prima parte del percorso vale quanto detto per l’Oregon, mentre quando ci si avventura sulle North Cascades la situazione si fa più critica. Questa è la zona più impervia, dove si deve andare necessariamente tra metà luglio e fine agosto per essere sicuri di non trovare la neve sul sentiero.
Da dove partire e come ritornare: la rete di trasporti pubblici
Se vuoi andare a percorrere una breve tratta del PCT, magari all’interno di uno dei parchi nazionali, puoi agilmente raggiungere i punti di partenza di brevi escursioni in auto. Ma se prevedi di fare un cammino di più giorni, o addirittura un lungo trekking di settimane o mesi, allora ti serviranno dei mezzi pubblici per raggiungere il punto di partenza e tornare a casa dal punto di arrivo.
Fortunatamente in tutti gli stati attraversati la rete di trasporti è abbastanza capillare e quindi ci sono molti luoghi dove poter utilizzare un autobus per spostarsi da o verso la città più vicina. Puoi usare questa mappa in cui si capisce molto bene quali treni e autobus poter usare per spostarsi dalle città ai punti di intersezione col sentiero e viceversa. Altre informazioni sui trasporti le trovi qui.
Dormire lungo il Pacific Crest Trail
Se hai già letto il mio articolo sull’Appalachian Trail, potresti illuderti che anche qui ci siano centinaia di rifugi in cui potersi accampare con il sacco a pelo, senza quindi doversi portare una tenda. Purtroppo, su questo aspetto la questione si fa un po’ più difficoltosa sul PCT. Qui infatti non esistono bivacchi sparsi lungo il percorso e gli escursionisti sono praticamente obbligati a portarsi sulle spalle una tenda da montare e smontare ogni notte.
Nulla vieta, anzi è senza dubbio consigliabile, pernottare in un motel o in un ostello quando si incontrano cittadine. Soprattutto in California si trovano abbastanza centri abitati lungo il percorso che offrono anche opportunità di pernottamento. Farsi una doccia calda e dormire in un letto sono cose che fanno davvero piacere dopo varie notti passate in tenda all’aperto.
Procurarsi cibo lungo il Pacific Crest Trail
Cosa si mangia lungo il Pacific Crest Trail? Se fai un breve tratto puoi anche mettere nello zaino il necessario per qualche giorno di cammino, ma quando ci si trova per mesi immersi nelle terre selvagge le cose cambiano. Di base ti serviranno prodotti liofilizzati e un fornellino da campeggio con pentolino per cucinarli, o altri cibi disidratati e barrette energetiche. Molti consigli specifici sono forniti su questa pagina del sito ufficiale.
Non avrai problemi ad acquistare tutte queste cose nei supermercati della città da cui partirai e in quelli incontrati lungo il percorso (molti di questi cibi si trovano anche in piccoli negozi). Devi però fare i calcoli di quali centri abitati toccherai durante il cammino e quindi quanto cibo procurarti di volta in volta. Qui trovi l’elenco dei centri abitati che si incontrano lungo il percorso. Inoltre quando incontri una cittadina, probabilmente avrai voglia di mangiare qualcosa di caldo in un ristorante, quindi per quei pasti non ti servirà la scorta di cibo da campeggio.
Infine, non dimenticare il contenitore antiorso. L’odore del cibo può attrarre gli orsi, o altri animali, e non è piacevole trovarsi un grizzly che vuole la tua cena (o farti diventare la sua cena). Come puoi verificare qui, ci sono zone in cui i contenitori di cibo antiorso sono obbligatori, ma in generale è consigliato conservare gli alimenti in questo modo lungo tutto il percorso.
Pericoli lungo il Pacific Crest Trail: a cosa fare attenzione
Lungo un itinerario come questo ci sono molte cose a cui prestare attenzione. Alcune valgono per qualunque trekking, mentre altre sono specifiche per questo itinerario. Vediamo qualche possibile pericolo che si può, e si deve, evitare:
- Animali: normalmente gli animali selvatici non attaccano l’uomo se non si sentono minacciati, pertanto la cosa migliore è sempre fare di tutto per evitarli. Come ho già detto nella sezione riguardante il cibo, usa gli appositi contenitori antiorso per non attirare a te né gli orsi né altri animali che possono essere attratti dall’odore del cibo.
- Persone: ci sono tanti tipi di persone che si possono incontrare, da chi è pronto ad aiutarti quando sei in difficoltà a chi invece potrebbe volersi approfittare di te. Se si cammina da soli (il consiglio è soprattutto per le donne, ma anche per gli uomini), è bene avere sempre un occhio attento verso gli sconosciuti. Un consiglio: se si trovano altri escursionisti è sempre una buona idea fare tratti di cammino in compagnia per sentirsi più sicuri. In ogni caso, una cosa utile da avere con sé è lo spray al peperoncino.
- Coltivatori di marijuana. Può sembrare assurdo, ma c’è il pericolo di imbattersi in persone che coltivano illegalmente la marijuana nelle foreste protette della California. Le forze dell’ordine ne hanno già trovati molti e se ti imbatti in una di queste situazioni, è bene starne alla larga oltre a segnalare la cosa alle forze dell’ordine.
- Valanghe e incendi: in certe zone montane ci può essere il rischio valanghe, così come in altre non è raro imbattersi in un incendio. Verifica sempre il sito ufficiale dove ci sono aggiornamenti su questi pericoli e su come comportarsi di conseguenza.
- Perdersi: il pericolo di perdersi è dietro l’angolo, anche se il sentiero è ben segnalato. Leggi il paragrafo sull’equipaggiamento per i miei consigli sui GPS, ma prima di tutto dotati di una mappa cartacea come ho già suggerito prima.
Permessi necessari per il Pacific Crest Trail
Per attraversare alcune zone o per campeggiare in determinate sezioni del percorso, sono necessari dei permessi. Su questa pagina del sito ufficiale è tutto spiegato nel dettaglio, ma vediamo di riassumere i permessi che devi richiedere:
- Permessi locali: lungo il PCT ci sono ben 33 zone che necessitano di un permesso per essere attraversate (circa un terzo dell’intero percorso), perché sono aree naturali protette. Se vuoi percorrere una tratta breve del PCT, puoi verificare qui se in quell’area serve un permesso e farne richiesta. Alcuni permessi sono a pagamento.
- Permesso per le lunghe distanze: se programmi di camminare per almeno 500 miglia consecutive (circa 800 km), puoi richiedere il “PCT Long-distance Permit”, con il quale potrai passare da tutte le aree sopracitate, e campeggiarvi, senza richiedere i singoli permessi locali. Questo permesso per le lunghe distanze è gratuito e si può richiedere qui.
- Permesso per i fuochi da campeggio: lungo quasi tutto il PCT è vietato accendere dei falò. Inoltre, in California è necessario anche il “California Campfire Permit” per accendere piccoli fuochi da campeggio. Si tratta di un permesso gratuito, che devi richiedere qui. Non è invece necessario in Oregon e Washington.
- Permesso per entrare in Canada: il PCT termina ufficialmente al confine fra USA e Canada, ma dal punto di vista logistico conviene sconfinare e raggiungere il Manning Park Lodge in Canada. Però, per fare quegli ultimi 14 km, servono i permessi, dato che si cambia paese. A questa pagina è spiegato come fare ad ottenerli.
Equipaggiamento per il Pacific Crest Trail
Cosa mettere nello zaino? Alcune cose dipendono da te, perché non tutti siamo uguali: c’è chi preferisce viaggiare più leggero e chi invece preferisce portare più peso, ma avere qualche comodità maggiore lungo il percorso. Vediamo però le cose essenziali.
- Tenda, sacco a pelo e materassino. La prima cosa a cui pensare sono i pernottamenti: devi procurarti una tenda pratica da montare e smontare, resistente alle intemperie e abbastanza leggera da portare in spalla. Il sacco a pelo deve essere compatto, ma deve anche proteggerti dal freddo delle notti in montagna: è meglio se tarato fino a -10° per stare tranquilli. Per il materassino, c’è chi preferisce uno stuoino semplice e chi un materassino gonfiabile: a ciascuno la sua scelta.
- Necessario per cucinare. Un fornellino a gas, con le rispettive bombolette di ricarica, un pentolino e le stoviglie sono fondamentali. Mi raccomando: procurati un buon coltellino, utile per cucinare, ma anche in mille altre situazioni.
- Borraccia e purificatore d’acqua. Per itinerari così lunghi, oltre alla borraccia (o alle borracce!) è un’ottima idea quella di avere un purificatore d’acqua, per poter bere anche dai torrenti senza rischio di contaminazione.
- Cassetta di primo soccorso. Quando si cammina a lungo, possono capitare piccoli infortuni o il maltempo può farci prendere magari un raffreddore: ecco perché avere qualche medicinale e medicamento è fondamentale (ti consiglio anche di leggere l’articolo dedicato alle medicine negli USA).
- Torcia. Quando si dorme nei boschi è fondamentale avere una torcia. Non fare affidamento sulla torcia del cellulare: rischi di scaricare la batteria e di non poterlo usare in caso di necessità.
- Paletta per i tuoi “bisogni”. Dovrai quasi sempre fare i tuoi bisogni nel bosco e tra le regole da seguire per non lasciare tracce, c’è il seppellire i tuoi bisogni.
- Mappa e navigatore GPS. Oltre alla carta escursionistica – di cui ho già parlato prima – ti consiglio di partire anche con un navigatore GPS. Personalmente uso da alcuni anni il Garmin eTrex 32x, con il quale mi sto trovando bene, ed ha un buon rapporto qualità/prezzo. Ce ne sono anche di più potenti, che possono avere una ricezione anche migliore nelle zone più isolate, ma ovviamente il prezzo è più elevato. In tutti i casi ti suggerisco di comprarne uno che abbia le batterie stilo, così da poterne portare alcune di ricambio nello zaino e non dover fare affidamento ad una presa della corrente (che potresti non vedere per giorni!) per ricaricarlo.
Quanto costa fare il Pacific Crest Trail?
Dire con esattezza quanto si spende a fare questo itinerario nella sua interessa è veramente difficile, perché ci sono moltissime variabili. Cosa mangi e quanto spesso dormi in hotel sono i due fattori principali ad incidere sulla cifra, ma non solo. Innanzitutto devi considerare l’attrezzatura e l’abbigliamento tecnico. Forse hai già tante cose, ma qualcosa non basterà: ad esempio potresti consumare anche tre o quattro paia di scarpe lungo il cammino.
Sentendo le storie di chi ha fatto questo percorso per intero, solitamente la spesa totale si aggira attorno ai 7000 euro (c’è chi spende meno, ma anche chi spende molto di più!). Se non vivi negli USA, devi anche considerare spese ulteriori a cui non si può scappare:
- Volo di andata e ritorno
- Assicurazione sanitaria
- Visto turistico (per tutto questo tempo non è sufficiente l’ESTA)
- SIM prepagata o eSIM