i ponti di new york

I ponti più belli di New York: quali visitare e fotografare

Aprile 2, 2024 /

Francis Scott Fitzgerald scrisse nel suo romanzo Il grande Gatsby “La città vista dal ponte di Queensboro è sempre la città vista per la prima volta, nella sua selvaggia promessa di tutto il mistero e la bellezza del mondo“, e io non posso che trovarmi d’accordo. È però altrettanto vero che, con i suoi oltre 700 viadotti, cavalcavia e persino semplici passerelle, qualsiasi angolo della Grande Mela assume un fascino e una bellezza nuovi, quasi inediti. Perché spesso non è solo una città ad affascinare, ma anche la capacità di ammirarla da punti di vista differenti.

In questa mini-guida, vi segnalo quali sono i ponti più belli di New York, percorribili a piedi, in bici o in auto, da segnare in agenda e non perdere, durante le vostre scorribande nella Grande Mela.

Mappa dei ponti di New York

Ponte di Manhattan

manhattan bridge

Il Manhattan Bridge è, senza alcun dubbio, uno dei ponti sospesi più famosi e acclamati della Grande Mela, che attraversa l’East River (dominandolo da un’altezza di circa 41 metri) mettendo in collegamento Lower Manhattan nella zona di Canal Street con l’area di Downtown Brooklyn nei pressi di Flatbush Avenue. Il ponte, lungo poco più di 2 chilometri, è uno dei pochi di New York a poter essere utilizzato gratuitamente dalle vetture e consente agli abitanti di Long Island di raggiungere nel modo più comodo e veloce possibile l’isola di Manhattan.

Il Ponte di Manhattan venne inaugurato nei primissimi anni del Novecento (1909) e venne progettato da Leon Moisseiff, un ingegnere americano specializzato nella costruzione e realizzazione di ponti sospesi; fu inoltre il primo ponte di questo tipo a disporre di un design innovativo e di tecniche di costruzione all’avanguardia per l’epoca. Tuttavia, il ponte di Manhattan non fu il precursore dei ponti sospesi costruiti sopra l’East River: tale primato spetta, infatti, ai ponti di Brooklyn e di Williamsburg.

La storia del Manhattan Bridge è stata controversa e non sempre fortunata. Basti sapere, per esempio, che, subito dopo la sua inaugurazione ufficiale il 31 dicembre del 1909, parte della struttura venne danneggiata dall’incendio scoppiato nel quartiere di Brooklyn. Col tempo, poi, al ponte vennero aggiunte carreggiate superiori per il traffico delle auto, oltre a binari per la metropolitana (vi transitano ben 4 linee diverse), un percorso pedonale e una pista ciclabile separata, costruita nel 2004.

Per accedere al Ponte di Manhattan ci si deve recare nel distretto di Brooklyn, quartiere di Brooklyn Heights o DUMBO, oppure sul lato opposto del fiume occorre far riferimento al quartiere di China Town. Il passaggio pedonale, così come quello destinato alle auto, è completamente gratuito.

Consiglio: siccome non è uno dei ponti più turistici della città, evitate di avventurarvici la sera tardi, specialmente se viaggiate da soli. Non è pericoloso (e gli scenari che vi si presenteranno saranno davvero unici e insoliti), ma la prudenza non è mai troppa.

Ponte di Brooklyn

Brooklyn Bridge cosa vedere

Collegamento tra Manhattan e il distretto omonimo, questo ponte lungo poco più di 1800 metri fu costruito a fine Ottocento e aperto ufficialmente al traffico nel 1883. Progettato da John Augustus Roebling, ingegnere tedesco, il Brooklyn Bridge fu il primo ad essere costruito in acciaio e, per molto tempo, detenne il primato di ponte sospeso più grande del mondo.

Anche i suoi esordi non furono dei più fortunati: 27 operai persero la vita durante la costruzione dell’opera, l’ingegnere a capo del progetto fu vittima di un incidente e perse una gamba, mentre suo figlio che gli succedette rimase paralizzato a causa di un’embolia gassosa. Disastri a parte, una volta che venne inaugurato il ponte divenne, a pieno titolo, uno dei simboli maggiormente conosciuti al mondo della città di New York.

Forse non tutti sanno, però, che il nome originario era New York and Brooklyn Bridge, ma veniva anche chiamato East River Bridge. L’attuale denominazione divenne ufficiale solo nel 1915. Sin dalla sua apertura, questo ponte è stato utilizzato da carrozze trainate da cavalli, treni, quindi auto, veicoli a motore e biciclette. Ad oggi, possono transitarvi solo autoveicoli, bici e persone a piedi. La passeggiata pensata per i pedoni è molto trafficata e ospita, ogni anno, un tratto della famosa Maratona di New York, e il suo accesso è completamente gratuito (principio che vale anche per le autovetture).

Il Ponte di Brooklyn è stato oggetto di numerose imprese che lo hanno visto protagonista sin dalla sua inaugurazione. Moltissimi l’hanno usato come trampolino di lancio per tuffi mozzafiato nelle acque dell’East River come, per esempio, Robert Emmet Lodlum (il primo a tentare l’impresa nel 1885 e la cui sorte purtroppo non fu propizia), seguito da Larry Donovan, Otto Eppers (famoso fumettista americano) e da alcuni amanti del bungee-jumping, attività che è però proibita da qualsiasi ponte newyorkese.

Vi segnalo, infine, che essendo diventato un’icona a tutti gli effetti, il Ponte di Brooklyn è stato utilizzato in innumerevoli pellicole cinematografiche, serie TV, libri e poesie. Qualche citazione per rinfrescarvi la memoria? Kate & Leopold con Meg Ryan e Hugh Jackman, La febbre del sabato sera con John Travolta, Godzilla e Deep Impact.

Per visitarlo e attraversarlo potete fare riferimento alla nostra guide dedicata su come visitare il Ponte di Brooklyn. Consiglio: il ponte si può percorrere a tutte le ore del giorno e della notte, ma io vi suggerisco di attraversarlo all’imbrunire, così da cogliere spettacolari immagini del tramonto sulla Grande Mela.

Ponte di Williamsburg

williamsburg bridge

Secondo per apertura, dopo il ponte di Brooklyn, anche il Williamsburg Bridge è un ponte sospeso, inaugurato nel 1903 e, per circa un ventennio, detentore del primato di ponte sospeso più lungo al mondo. Punto di collegamento tra il Lower East Side di Manhattan (in corrispondenza di Delancey Street) e il quartiere omonimo a Brooklyn, anche questo ponte è transitabile da veicoli, biciclette e pedoni.

L’ingegnere che si occupò della progettazione e dei lavori, Leffert L. Buck, fu uno dei pionieri nell’utilizzo dell’acciaio per gli archi a sostegno dei ponti. In origine, questo ponte era destinato (e usato) al traffico di treni e tram e, solo successivamente, il suo transito venne aperto anche alle autovetture. Lungo più di 2 chilometri, il Williamsburg Bridge si trova ad un altezza di 41 metri sul livello del fiume e le sue torri svettano sul panorama raggiungendo “vette” di 94 metri.

L’accesso pedonale dal lato di Manhattan parte dall’incrocio tra Delancey Street e Clinton Street e, per circa un terzo del percorso, il passaggio per i pedoni si congiunge con quello per le biciclette, mentre per i restanti due terzi la carreggiata pedonale e ciclabile è divisa. Così come per il ponte di Brooklyn, anche quello di Williamsburg ha ispirato arte, cinema, videogiochi, oltre ad essere stato addirittura palcoscenico di alcuni concerti. Per farvi qualche esempio, sappiate che Edward Hopper (famosissimo pittore americano) realizzò un dipinto – From Williamsburg Bridge – molto apprezzato di un edificio ormai non più esistente, ritraendolo proprio dal ponte di Williamsburg.

Lato cinematografico, poi, il Williamsburg è stato ritratto in pellicole come Léon, Il cavaliere oscuro – Il ritorno e The Amazing Spider-Man. Il ponte di Williamsburg è ad accesso libero e gratuito e permette di accedere all’omonimo quartiere dall’atmosfera hipster (più info nel nostro articolo su Williamsburg).

Consiglio: oltre a portare con voi la macchina fotografica per scattare immagini superbe dell’East River, di Midtown Manhattan e, sullo sfondo, anche del ponte di Brooklyn, vi suggerisco di prestare attenzione ai ciclisti. Nelle aree in cui pedoni e bici viaggiano insieme, è bene stare attenti ed evitare spiacevoli scontri.

Ponte di Queensboro

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Il Queensboro Bridge è un ponte Cantilever (o a sbalzo) a due livelli che è stato costruito nel 1909, attraversa l’East River mettendo in collegamento il distretto del Queens con l’Upper East Side di Manhattan e passa esattamente sopra Roosevelt Island. Situato tra la 59th e la 60th Street, il ponte è anche conosciuto con il nome di 59th Street Bridge proprio per la sua collocazione e, nel 2011, è stato rinominato ufficialmente Ed Cock Queensboro Bridge in onore dell’ex sindaco di New York.

Ultimo dei quattro ponti a pedaggio gratuito, il Queensboro è anche la prima via di accesso a Manhattan per coloro i quali corrono la famosa Maratona. L’architetto che si occupò della progettazione dell’opera fu Gustav Lindenthal che collaborò con Leffert L. Buck (progettista, come abbiamo visto, del Ponte di Williasburg); i lavori cominciarono nel 1902, ma vennero terminati solo sette anni più tardi e, all’epoca, il transito per le autovetture non era gratuito, ma aveva un costo di circa 10 cent.

Alla sua inaugurazione, il ponte disponeva di un livello sopraelevato pensato per il transito dei pedoni e per i treni, ma quasi subito l’area pedonale venne sostituita da carreggiate per autovetture. Oggi il ponte di Queensboro viene quotidianamente percorso da treni, pullman, metropolitana, automobili, bici e pedoni. Anche questa costruzione, così come le precedenti che vi ho raccontato, ha ispirato nel corso dei decenni artisti di ogni genere.

A partire da F. Scott Fitzgerald, come abbiamo visto, e proseguendo con video musicali di artisti come Billy Joel, i Pink Floyd, Simon & Garfunkel. Innumerevoli, infine, sono le pellicole cinematografiche che ritraggono il ponte di Queensboro: Spider Man, Fuga da New York, Manhattan e Ipotesi di complotto, per citarne solo alcuni.

Consiglio: mentre passeggiate lungo il ponte, alzate lo sguardo e ammirate le cabine del tram aereo (Roosevelt Island Tramway) che scorrono sospese nel vuoto collegando Roosevelt Island all’Upper East Side di Manhattan.

Ponte di Verrazzano

verrazzano bridge

Il Ponte di Verrazzano-Narrows attraversa uno stretto di marea fra i distretti di New York Staten Island e Brooklyn e prende il nome (anche) da Giovanni da Verrazzano, esploratore italiano che fu il primo a raggiungere il porto di New York nel 1524. La sua costruzione, che risale alla fine degli anni cinquanta del Novecento, fu affidata all’ingegnere David B. Steinman e all’urbanista Robert Moses, dopo che diversi altri progetti erano stati proposti, ma subito scartati, compreso quello che avrebbe voluto la progettazione e costruzione di un tunnel sotto il livello dell’acqua.

L’apertura al traffico del Verrazzano-Narrows Bridge si ebbe solo nel 1964 e interessò il tratto che collegava Brooklyn a Staten Island e, nei primi di due mesi di attività, il ponte venne attraversato da oltre 1 milione di veicoli e, ancora oggi, è il ponte più trafficato di New York I piloni che lo sostengono pesano, ciascuno, ben 27.000 tonnellate ed è lungo circa 1.600 metri. Oggi il Verrazzano Bridge è composto da due livelli sovrapposti, ognuno dei quali dispone di sei corsie di marcia.

Oggi sul ponte circolano autovetture, moto e pullman, mentre l’accesso a pedoni e biciclette è proibito, fatta eccezione per il giorno in cui si tiene la Maratona di New York. All’inizio, la competizione cominciava proprio da qui: nel 1976 il Verrazzano Bridge venne scelto come starting point della corsa e mantenne questo “primato” per i successivi sei anni, diventando successivamente un punto di passaggio.

Il transito non è gratuito e varia a seconda del mezzo, della residenza e dei pass in proprio possesso. Il pagamento del pedaggio, comunque, è richiesto solo per chi viaggia da Brooklyn verso Staten Island. Consiglio: provate ad avvistare le coppie di falchi che hanno eletto questo ponte a loro dimora, costruendo il proprio nido in corrispondenza dei ponti di ingresso.

Ponte George Washington

George Washington Bridge

Altro ponte sospeso, su due livelli, il GW Bridge si trova sospeso sul fiume Hudson e funge da collegamento tra Manhattan e il distretto del New Jersey di Fort Lee. Se è ovvio che prende il nome dal primo presidente degli Stati Uniti d’America, forse non tutti sanno però che è uno dei ponti più trafficati al mondo: nel 2016, per fare un esempio, hanno attraversato la struttura ben 103 milioni di veicoli.

Lungo poco più di 1400 metri, per una campata massima di 1100 metri. Un vero e proprio colosso che per lungo tempo ha detenuto quest’ultimo record, fino a quando non fu aperto il Golden Gate Bridge, che lo sorpassò. È composto da otto corsie superiori e sei corsie nel tratto inferiore dei due piani sui quali possono circolare i veicoli, nel livello superiore, inoltre, possono circolare sia i pedoni che i ciclisti. La costruzione del GW Bridge cominciò nel 1927 e fu operativo a partire dal 1931.

Una curiosità? Sul George Washington Bridge, in occasione di festività nazionali, sventola la bandiera degli Stati Uniti più grande al mondo, con i suoi 27 metri di lunghezza per 18 metri di larghezza, e un peso complessivo di ben 200 kg. La location di costruzione del ponte non è casuale: esso, infatti, si trova in corrispondenza di due luoghi storici importanti: il Fort Washington a NYC e Fort Lee nel New Jersey, entrambi punti cruciali (e fortificati) che furono usati da George Washington e dalle sue truppe nel tentativo di impedire la presa di New York durante la Guerra d’Indipendenza Americana.

Transitare sul GW Bridge non è gratuito e i costi cambiano a seconda della modalità di pagamento, cash o con carte, degli orari di transito, ore di punta e non, e del numero di passeggeri per veicolo. Per tutte le informazioni relative ai costi da sostenere, potete consultare il seguente sito. Ciò che va sottolineato, poi, è che il pedaggio si paga una sola volta al giorno, al di là di quanti viaggi si compiano sul ponte, e solo per chi si sposta dal New Jersey verso NYC. Sul tratto contrario, il transito è gratuito.

Per accedere al ponte da NYC, le entrate pedonali (o ciclabili) nord e sud si trovano nei pressi dell’incrocio tra la West 177th Street e Cabrini Blvd e tra la West 179th Street e Cabrini Blvd, quindi in Upper Manhattan. Chi invece lo percorre in senso opposto, quindi dal New Jersey verso la Big Apple, sappia che le entrate nord e sud sono entrambe collocate su Hudson Terrace, a Fort Lee. Per quanto riguarda i costi, infine, vi segnalo che i pedoni pagano una fee simbolica di 10 cent, mentre le bici godono del transito gratuito.

Consiglio: non perdetevelo se siete appassionati di grandi pellicole cinematografiche, dato che il GW Bridge è stato “co-protagonista” di colossi come Il padrino, Donnie Brasco e Big.

High Bridge

high bridge

È il ponte più antico di tutta New York e anche uno dei più piccoli, con i suoi 43 metri di altezza e 440 di lunghezza; nato inizialmente come parte dell’acquedotto di Croton nel 1848, fu successivamente destinato al traffico dei pedoni e delle biciclette, diventando uno dei pochi collegamenti cittadini ad essere preclusi alle autovetture. Ma andiamo con ordine.

La sua costruzione cominciò nel 1837 e svolgeva la mansione di fungere da collegamento nel trasporto dell’acqua dal Croton River verso la Grande Mela, passando attraverso l’Harlem River. Ammirandolo, appare subito evidente quanto l’architetto progettista si sia ispirato ai classici acquedotti romani, sia nei materiali usati che nella forma. Agenti atmosferici e passaggi di imbarcazioni, tuttavia, minarono ben presto gli archi in muratura del ponte che dovette essere sottoposto a interventi di ristrutturazione e messa in sicurezza. Oggi, cinque degli archi originali non ci sono più, essendo stati sostituiti negli anni venti del Novecento da un unico arco in acciaio, meno suggestivo, certamente più sicuro.

L’High Bridge mette in collegamento i quartieri di Washington Heights (Manhattan) e Highbridge (Bronx). Aperto tutti i giorni, con accesso gratuito, è utile sapere che gli orari variano a seconda delle stagioni (per info sempre aggiornate, consultate il sito nycgovparks.org). Da Manhattan si accede al ponte passando per Highbridge Park, in corrispondenza della West 172nd Street e Amsterdam Avenue, camminando in direzione della scalinata che si trova presso High Bridge Water Tower Terrace. Chi accede dal Bronx, invece, trova l’ingresso nei pressi di University Avenue e la 170th Street nel quartiere di Highbridge.

Consiglio: già che ci siete, non perdetevi la High Bridge Water Tower, torre idrica risalente al XIX secolo, che si trova in Highbridge Park, sul lato del ponte che sorge a Manhattan. Alta 61 metri, è una imponente costruzione a pianta ottagonale che fa parte degli hot-spot cittadini da vedere.

Bow Bridgebow bridge

Passando a costruzioni più “modeste”, ma non per questo meno affascinanti, vi segnalo anche il Bow Bridge, che si trova a Central Park. È un piccolo ponte lungo circa 27 metri, costruito in ghisa, che attraversa il lago del parco e viene utilizzato solo dai pedoni e dai ciclisti. Impreziosito da una ringhiera a cerchi concentrici, otto vasi decorativi e fregi in stile geometrico, il Bow Bridge è il ponte più lungo che si possa attraversare a Central Park.

Progettato da due architetti anglo-americani, il ponte venne aperto a fine Ottocento (1862) e sottoposto a restauri accurati nel 1974. Senza dubbio è uno dei luoghi più romantici della Grande Mela e, non a caso, non è insolito ammirare coppie di sposi che vi si scambiano gli anelli. Secondo la leggenda metropolitana, chiedere alla propria fidanzata di sposarvi mentre passeggiate sul Bow Bridge farà sì che lei accetti senza se e senza ma.

Per arrivarci, basta passeggiare per il parco, ma se volete indicazioni specifiche, sappiate che si trova in corrispondenza della 73th Street; la fermata migliore della metro è la 72 street. Consiglio: per ammirarlo da una prospettiva diversa, affittate una barchetta e avvicinatelo dall’acqua. La magia e il romanticismo saranno ancora più intensi.

Gapstow Bridge

Gapstow Bridge

Infine, sappiate che c’è un altro stupendo gioiello da ammirare nel parco: il ponte di Gapstow, costruito in pietra e immerso nella vegetazione di Central Park. Costruito sopra il Pond (piccolo stagno all’interno del parco) il Gapstow Bridge si trova in corrispondenza della 62nd Street nell’East Side (fermata della metro di riferimento 5 Av/59 St). Senza dubbio una delle location migliori per ammirare panorami superbi dello skyline di New York, questo ponte fu costruito nel 1874 e prima di mostrarsi com’è oggi, il Gapstow Bridge era un ponticello in legno e metallo, molto meno scenografico e pittoresco.

Sottoposto all’azione impietosa degli agenti atmosferici che lo distrussero, fu successivamente ricostruito in pietra nel 1896, prendendo spunto dal nostro Ponte di San Francesco di Subiaco. È lungo appena 23 metri e alto poco più di 3. Quando lo vedrete di persona, certamente proverete una sensazione di familiarità. Questo perché il ponte è stato usato in film molto famosi come, per esempio, Mamma ho riperso l’aereo: mi sono smarrito a New York, Animali fantastici e dove trovarli, Love Story, Il diavolo veste Prada. Ovviamente, il passaggio sul ponte è aperto solo ai pedoni (vietato invece alle biciclette), ed è gratuito. Consiglio: andateci di sera (possibilmente muovendovi in gruppo) per scattare foto magiche dei grattacieli di New York illuminati.


Un Consiglio Importante:
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Annalisa Costantino

Annalisa, giornalista e blogger, è mamma di due gemelle, lettrice appassionata e fervente sostenitrice del forest bathing. Dopo aver visitato tutti i continenti, si dice pronta a ricominciare daccapo.

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