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Organizzare un viaggio in Alaska: come arrivare, quanti giorni e quali zone scegliere

Gennaio 18, 2021 /

Se ami l’avventura e la natura incontaminata l’Alaska è il posto che fa per te. I suoi maestosi paesaggi naturali e l’incredibile fauna costituiscono gli ingredienti principali per un viaggio destinato a rimanere indelebile nella memoria. Tuttavia, fare un tour dell’Alaska non è poi così semplice: basti pensare che in buona parte del territorio non si può contare su strade o ferrovie e in alcune zone si può arrivare soltanto in nave o con aerei a corto raggio.

La scarsa urbanizzazione di questo mastodontico stato lo rende quindi abbastanza arduo da visitare senza una debita organizzazione, e al tempo stesso occorre conoscere bene le differenze fra le varie zone per scegliere le modalità di viaggio più consone. Vediamo allora di approfondire alcuni aspetti cruciali per organizzare un viaggio in Alaska.

PS: se ancora non hai chiaro cosa questo stato abbia da offrire ti rimando ai miei articoli su cosa vedere in Alaska, sulle esperienze più caratteristiche da fare, sulle zone migliori per vedere gli animali selvatici nel territorio alaskano e, per finire, ti invito a leggere i miei suggerimenti sul clima e periodo migliore per visitare l’Alaska.

Come e dove arrivare in Alaska dall’Italia?

come arrivare in alaskaL’unico mezzo con cui arrivare in Alaska è l’aereo? Non proprio. Va da sé che per raggiungere il continente americano l’aereo sia la scelta più logica, ma non è così ovvio atterrare su suolo alaskano. Innanzitutto pochissimi voli arrivano diretti dall’Europa all’Alaska (un esempio è la tratta Francoforte sul Meno – Anchorage della compagnia Condor), ma soprattutto c’è da capire quale sia la parte dell’Alaska che ci interessa. Se avete poco tempo a disposizione, potrete dedicarvi solo ad una o due regioni, e quindi arrivare in aereo potrebbe non essere la scelta migliore.

L’aeroporto principale dello stato è quello di Anchorage, ma vari voli con scalo a Seattle, Vancouver, Dallas o altre città statunitensi e canadesi permettono di raggiungere in aereo altre città, come Juneau, Sitka o Fairbanks. Salvo eccezioni, i voli più economici dall’Italia sono quelli diretti ad Anchorage; tutti gli aeroporti minori sono però collegati da voli interni con Anchorage, quindi se si intende far base lì, è poi possibile spostarsi in un’altra regione con un volo locale.

Per capire dove dirigersi, è bene dividere lo stato in macroregioni e decidere quale, o quali, si vuole visitare.

  • Il sud-est, al confine meridionale del Canada, è una delle regioni più battute dal turismo, sia per la sua bellezza sia per la maggiore vicinanza al resto degli Stati Uniti. Qui l’Inside Passage serpeggia fra le isole collegando la capitale Juneau a numerose altre città interessanti. È una delle zone migliori per chi cerca balene, ghiacciai e scenari naturali legati al mare, ma anche per gli amanti della storia. Il mezzo per eccellenza qui è la nave. Si può navigare verso questa regione da Seattle o da Vancouver, oppure raggiungere in aereo l’aeroporto di Sitka o quello di Juneau, e qui imbarcarsi in un traghetto locale.
  • Il Prince William Sound è la regione che fa da collante tra l’isolato sud-est e il blocco continentale alaskano. È una regione frastagliata, dove terra e mare sembrano tutt’uno. È il luogo ideale per scoprire il ritiro dei ghiacciai col kayak e per ammirare distese di uccelli trampolieri nelle paludi. Cordova e Valdez sono le città di riferimento raggiungibili con voli interni. Anche qui, però, si può arrivare in nave dagli USA.
  • La penisola di Kenai la troviamo muovendoci ancora verso ovest lungo la costa meridionale. È senza dubbio una delle regioni più belle dello stato e, fortunatamente, una delle più facili da raggiungere ed esplorare. Anchorage si trova a nord della penisola e dalla città si diramano strade e ferrovie per raggiungere i principali centri di Kenai.
  • L’Alaska Peninsula e gli arcipelaghi di Kodiak e delle Aleutine sono invece la parte più sud-occidentale dello stato e sono fra i luoghi migliori per chi è in cerca della fauna selvatica unica che l’Alaska ha da offrire. Molti di questi luoghi sono però davvero ardui da raggiungere. Buona parte può essere visitata in nave, ma non con traghetti così frequenti come nel sud-est. In altri casi i piccoli aeroplani sono l’unica soluzione. A poco servono invece le auto per raggiungere questo mondo fatto di isole e isolotti che si allontanano fino a 1600 km dal continente.
  • L’interno dell’Alaska è il regno degli orsi e dei lupi. Le strade che lo solcano sono fra le più scenografiche del mondo e l’auto è certamente il mezzo più consono per visitarlo. Il principale punto di riferimento è Fairbanks, che si trova più o meno al centro dello stato ed è raggiungibile in aereo direttamente da USA e Canada. Vi si può arrivare però anche in treno da Anchorage. Anziché noleggiare un’auto a Fairbanks, l’alternativa più valida è quella di arrivarci proprio in auto da Anchorage o, ancora meglio, dal Canada.
  • Il bush è la zona più inesplorata d’Alaska e con questo nome viene identificato in maniera indefinita tutta l’area settentrionale dello stato. Poche fra le già rarissime località dell’estremo nord, sono raggiunte da una strada. Per il resto, l’aeroplano è l’unico modo per visitare questi luoghi.

Nave, auto o treno? Il mezzo migliore per ogni regione

quale mezzo per l'alaskaDividendo l’Alaska in macroregioni, ci si rende bene conto che ognuna ha le proprie caratteristiche e osservando la cartina stradale è chiaro che non si può atterrare ad Anchorage e sperare con un’auto a noleggio di girare tutto lo stato liberamente. È necessario fare una scelta: che zone voglio visitare nel tempo che ho a disposizione?

L’Alaska in nave

Glacier BaySe le strade in Alaska sono poche, questo problema viene in parte risolto da “un’autostrada” del tutto unica nel suo genere: l’Alaska Marine Highway. Questo collegamento marittimo si snoda per 5600 km lungo la costa meridionale del paese, collegando l’isola Unalaska (nelle Aleutine) a Bellingham (il porto più settentrionale dello stato di Washington, poco più a nord di Seattle). Se si decide di concentrarsi sulla costa, che già di per sé potrebbe offrire attrattive per molte settimane consecutive, la nave è un mezzo di trasporto più che sufficiente per un viaggio in Alaska. Basta raggiungere in aereo Seattle o Vancouver per poter visitare con i traghetti tutte le più importanti città alaskane e godere di alcuni dei paesaggi più sconvolgenti che il paese ha da offrire.

L’Inside Passage è sicuramente la zona più bella da visitare in nave, ed è anche la parte del paese per la quale questo mezzo di trasporto è l’unica soluzione possibile. Una crociera in questa regione vale di per sé un viaggio e ne esistono di lussuose su grandi navi dotate di ogni comfort, come di spartane su piccole navi locali. Per i più avventurieri, è possibile sfruttare i traghetti locali per risparmiare sul budget ed immergersi a pieno nella cultura locale. Sono due le possibilità non crocieristiche per navigare in queste acque:

  • i traghetti dell’Alaska Marine Highway System (la principale scelta dei turisti che non vogliono viaggiare in crociera) che toccano i porti più importanti
  • le cosiddette day-boat, i traghetti minori a servizio della vita ordinaria, usati soprattutto dai locali per le necessità quotidiane

Per chi preferisce le crociere ecco invece un tour operator con molte offerte disponibili per l’Alaska.

L’Alaska in treno

White Pass and Yukon RouteFatta eccezione per la White Pass and Yukon Route (oggi esclusivamente turistica e di cui ho già parlato in questa pagina), in Alaska esiste una sola linea ferroviaria di circa 750km. Una piccola tratta, se paragonata alla grandezza dello stato, ma che merita di essere citata come esperienza da vivere, oltre che come mezzo di trasporto. La ferrovia parte da Seward, sulla costa meridionale della penisola Kenai e sale verso nord toccando Anchorage e varie cittadine fino a raggiungere Fairbanks. In inverno, a causa delle condizioni meteo, è attiva solo la tratta fra Seward e Anchorage, con la piccola diramazione che conduce al porto di Whittier. Questo non vuol dire che si debba prendere in considerazione uno spostamento in treno esclusivamente d’estate: la tratta meridionale aperta tutto l’anno è infatti definita una delle ferrovie più scenografiche al mondo.

Percorrendo ponti su torrenti impetuosi ed infilandosi in gallerie che attraversano le montagne, il treno dell’Alaska Railroad può portarvi in luoghi impossibili da raggiungere in auto, perché non esistono strade che facciano lo stesso percorso. Presupponendo l’arrivo in aereo ad Anchorage, muoversi in treno dalla metropoli verso sud è un’esperienza da vivere assolutamente, ma il treno è una valida alternativa ad auto a noleggio o autobus anche per viaggiare in direzione nord, per recarsi al Denali National Park o fino alla remota Fairbanks. Le ore di viaggio passano senza noia, con lo sguardo perennemente incollato al finestrino, mentre i boschi e le cime innevate della catena montuosa lasciano lo spazio al Bush: quel territorio dove orsi e lupi governano indisturbati il proprio mondo selvaggio.

Ecco alcuni tour in treno da prendere in considerazione:

L’Alaska in auto

alaska on the roadLe terre selvagge dell’Alaska regalano panorami spettacolari, nei quali perdere lo sguardo per ore. Proprio per questo, noleggiare un’auto è una delle scelte migliori che si possano fare, per esplorare i luoghi più suggestivi e fermarsi in ogni momento per scattare foto uniche o semplicemente per sospirare appagati dalla bellezza della natura incontaminata che si staglia di fronte a noi. In inverno molte strade sono chiuse e tante altre sono da evitare per chi non è abituato a guidare in questi climi. L’estate però si presta perfettamente a un viaggio on the road in Alaska. Non resta quindi che scegliere il proprio itinerario e salire in macchina.

La strada più celebre è l’Alaska Highway (detta anche Alcan), ovvero la statale n.2, che collega il Canada con Fairbanks. Arrivare in aereo in Canada, noleggiare un’auto e dirigersi verso il centro dell’Alaska è un’idea intrigante, che permette di godere di alcuni dei paesaggi più belli del nord America. Da Fairbanks parte un’altra strada per chi ama l’avventura e la ricerca dei posti più sconosciuti: la Dalton Highway. Seguendo questa direttrice verso nord potrai attraversare le lande più desolate del paese e raggiungere Prudhoe Bay: il porto più a nord dello stato.

viaggio in alaska

Se si atterra ad Anchorage, le possibilità di noleggio non mancano, così come le alternative di itinerario. Per una gita in giornata, guidare verso sud sulla Seward Highway per raggiungere Seward o Homer permette di ammirare la ricca biodiversità della penisola Kenai, mentre nella direzione opposta le cime più alte del continente fanno da sfondo ad un itinerario lungo la Parks Highway, che costeggia il Denali National Park. Per dei percorsi dettagliati con soste lungo il percorso e consigli di pernottamento potete leggere questi 3 itinerari dai 7 ai 15 giorni con partenza da Anchorage. Vi segnalo inoltre la nostra guida con tutte le cose da sapere per noleggiare un’auto negli Stati Uniti d’America.

Quanti giorni dedicare ad un viaggio in Alaska?

quanti giorni andare in alaskaÈ difficile definire una durata per uno stato così vasto e con regioni così diverse. Ci sono molti fattori da mettere in conto: il più rilevante sono i tempi imposti dalle grandi distanze. Per muoversi in auto consideriamo che Faibanks, uno dei centri nevralgici per un viaggio on the road, dista circa 10 ore da Whitehorse (la città canadese da cui inizia l’Alaska Highway) e 7 ore da Anchorage. Da Fairbanks, vanno messe in conto altre 14 ore di guida per arrivare all’estremo nord di Prudhoe Bay. Il tutto, senza considerare le inevitabili soste, anche solo per restare estasiati davanti ai panorami offerti da queste strade.

Per quanto riguarda gli spostamenti in nave, c’è invece da considerare che non solo gran parte dei traghetti non si muove più volte al giorno, ma la maggior parte non viaggia neanche tutti i giorni. A meno che non si prenda parte ad una crociera con tappe ben definite, muoversi in nave può significare dover pernottare in varie cittadine diverse o, in alternativa, non sbarcarvi nemmeno. L’aeroplano, il mezzo più rapido per spostarsi sui cieli alaskani, ha invece il problema di essere costoso. Anche se si viaggia in gruppo, il budget a disposizione può non essere sufficiente per fare molti spostamenti via aria ed è quindi da prendere in considerazione solo per le tratte che non offrono alternative.

Il consiglio è di dedicare almeno due settimane ad un viaggio in Alaska. Con questa tempistica si riescono a toccare due o tre macroregioni, vedendo aspetti differenti del paese. A meno che non si cerchi un luogo preciso o si sia attratti da un’escursione in particolare, per un primo viaggio in Alaska tre buone opzioni fra cui scegliere sono:

  1. In nave nel sud. Che sia in crociera o su traghetti locali, muoversi via mare fra le località della costa permette di godere di alcuni fra i paesaggi più belli del continente americano, unendo storia e natura. Qui si concentrano anche le principali città e l’offerta di attività (dal kayak al bird watching, dalle balene agli orsi) è vastissima. È un tipo di viaggio comodamente modulabile come tempi in base ai giorni che si hanno a disposizione.
  2. In auto nel centro-nord. Arrivare in auto dal Canada o atterrare ad Anchorage e noleggiare una macchina sono due opzioni interessanti per visitare le terre selvagge dell’interno. Si possono toccare alcune delle città più isolate ed è il viaggio ideale per chi cerca l’avventura. Anche in questo caso, l’itinerario può essere creato su misura in base al tempo che si ha a disposizione.
  3. Affidarsi ai mezzi pubblici. Una delle ferrovie più panoramiche al mondo è affiancata da alcuni servizi di autobus per permettere di muoversi da Anchorage verso le località dell’interno. Per chi ha pochi giorni a disposizione, la cosa migliore è quella di raggiungere Anchorage in aereo e da qui muoversi a sud per un’escursione nella penisola di Kenai e a nord per avventurarsi nel Denali National Park.

Qualsiasi mezzo si scelga, una buona idea può essere quella di prenotare l’aereo di ritorno verso l’Italia da un aeroporto differente rispetto a quello d’andata. Per vedere la costa via nave, sfruttare Anchorage da un lato e Seattle o Vancouver dall’altro, permette di non dover buttare via giorni preziosi con il traghetto di ritorno. Se ci si muove via terra, invece, un itinerario che abbia Anchorage come punto di partenza (o arrivo) e Fairbanks o il Canada all’altro capo del tragitto, permette altresì di muoversi in auto, bus o treno senza dover percorrere la stessa strada in entrambi i sensi.

Anche per la ricerca del volo vi rimando alla nostra guida su come prenotare i voli per un viaggio negli States.

Quanto costa un viaggio in Alaska?

Questione delicata! Chiunque si voglia lanciare in questa avventura organizzando il tutto in autonomia sa che, per la distanza e per la geografia del territorio, l’Alaska non è propriamente una meta low cost. A chiunque volesse farsi un’idea di quali possano essere i costi per un viaggio di questo tipo, consiglio di leggere il mio articolo quanto costa un viaggio in Alaska, dove cerco di elaborare un preventivo fornendo anche alcuni consigli low cost per provare a risparmiare qualcosa.

Risorse per organizzare il viaggio

come organizzare un viaggio in alaskaCome ultimo aspetto occorre tenere in considerazione tutte le accortezze necessarie per viaggiare negli Stati Uniti. Innanzitutto le pratiche burocratiche: il modulo Esta, che vi permette di stare negli USA per 3 mesi senza fare il visto, e il passaporto, necessario per visitare i paesi al di fuori della Comunità Europea.

Un aspetto particolarmente importante e da non sottovalutare è quello dell’assicurazione medica che, seppure non obbligatoria per legge, lo è praticamente nei fatti. Non farla significa rischiare molto, cosa piuttosto insensata visto le cifre ragionevoli delle polizze. Per saperne di più vi rimando alla nostra guida su come scegliere un’assicurazione sanitaria per gli USA.

Ovviamente poi dovrete prenotare i voli, il noleggio auto (se il vostro itinerario lo richiede) e tutti gli alloggi. Non trascurate neppure alcuni particolari essenziali, come la sim americana per il telefono e la carta di credito, infine controllate la nostra lista di cose da mettere in valigia per gli States, alcuni degli accessori indicati rappresentano semplicemente delle comodità in più, altri sono praticamente indispensabili!

Infine, per prenotare tutti i servizi correlati al viaggio potete usare l’applicazione che abbiamo sviluppato appositamente: il Prontuario low cost, uno strumento per comparare i prezzi su tutti i più affidabili erogatori di servizi e di conseguenza risparmiare.


Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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Andrea Cuminatto

Giornalista e viaggiatore. Parlo spagnolo, inglese e sto imparando il russo. Più che vedere i luoghi, amo conoscere chi li abita.

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10 commenti su “Organizzare un viaggio in Alaska: come arrivare, quanti giorni e quali zone scegliere”

  1. Ciao. Vorrei fare l’Inside Passage da Port Hardy a Prince Rupert e poi fino a Skagway con i ferry di linea in luglio. Per la prima tratta in Canada nessun problema. Per la tratta in Alaska mi dicono che i ferry non sono regolari né negli orari né nei giorni di partenza e arrivo. Per di più sembra che quest’anno la tratta Prince Rupert- Skagway sia stata soppressa. Avete qualche informazione più precisa sulla situazione per questa estate?

    Rispondi
    • Ciao Antonella, abbiamo fatto delle verifiche e purtroppo sembra davvero che da inizio 2023 la tratta Prince Rupert – Skagway sia temporaneamente sospesa. Anche tramite esperienze dirette di persone della zona, ci risulta che la nave che solitamente fa quella tratta sia in corso di riparazione e che l’azienda non abbia ancora trovato una soluzione alternativa. Pertanto, purtroppo, ad oggi non possiamo esserti utile su questo fronte, perché non possiamo sapere quando verrà ristabilita la tratta. Forse la cosa più conveniente è che tu scriva direttamente alla compagnia dei traghetti [email protected] così da chiedere di restare aggiornata (o magari se ti suggeriscono tratte alternative, eventualmente con più tappe).
      Io come alternativa avrei trovato la tratta da Bellingham (che è nello Stato di Washington, vicino al confine con il Canada) a Skagway: questa.

  2. Ciao,
    stavo pensando di andare in Alaska con mio figlio di 9 anni la prossima estate e vorrei valutare la possibilità di partire con un viaggio organizzato per famiglie. Qualcuno conosce un tour operator specializzato in questo genere di viaggi?
    Grazie
    Francesca

    Rispondi
    • Ciao Francesca. Puoi fare una richiesta al nostro tour operator affiliato contattandolo direttamente da questa pagina, selezionando fra le opzioni quella del Tour in Alaska.

  3. Ciao! Io ho scelto la nave da crociera per visitare l’Alaska e mi stavi chiedendo se valesse la pena acquistare una sim americana o se rischio che sia inutilizzabile per gran parte del viaggio per questioni di copertura di segnale! Qualcuno mi sa aiutare? ?

    Rispondi

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