Pubblichiamo il diario di viaggio del nostro lettore Fabrizio che ha avuto l’occasione per fare questo interessante fly and drive fra i parchi della west coast e le grandi città di Los Angeles e New York.
Indice
Arrivo a Los Angeles
Siamo arrivati con volo diretto da Roma (partenza alle 9:15 ora italiana) per arrivare dopo 13 ore di volo a Los Angeles alle 13:05 (ora americana).
Siamo andati con la navetta gratuita alla Hertz dove avevamo prenotato l’auto a noleggio (abbiamo subito effettuato l’upgrade per un SUV comodissimo e soprattutto capiente per le 3 valigie che presto sapevamo sarebbero diventate 4). Consiglio vivamente di farsi consegnare il navigatore palmare con l’attivazione del “wifi hotspot”, comodissima come soluzione in quanto si può portare in giro e si può usare per navigare (non ricordo se sta sui 5 o sui 7 dollari al giorno).
I nostri 3 giorni a Los Angeles si sono consumati tra le classiche vie più famose della città, passando per la via dove si trova ancora la casa di Happy Days, quella dell’albergo della scena finale di Pretty Woman e cose simili.
Un giorno utilizzato per intero per visitare gli Universal Studios, confermo che vale la pena acquistare il biglietto con il fast pass valido per una volta su tutte le giostre (non costa poco ma vi renderà la visita molto più piacevole, inutile spendere ancora di più per il fast pass illimitato, non ha senso a mio parere), utile anche lasciare la macchina al parcheggio intermedio, non ha davvero senso spendere circa 50 dollari per stare vicini (che poi si tratta di poche centinaia di metri da fare piacevolmente su una stradina piena di negozi).
Passati i 3 giorni a Los Angeles la mattina dopo dovevamo partire per la Death Valley ma purtroppo abbiamo passato quasi tutto il giorno al Pronto Soccorso per una intossicazione alimentare presa da mia moglie a causa di un hot dog al fast food di Krusty (il mio Krusty Burger era fantastico!) Abbiamo quindi pernottato di nuovo a Los Angeles e ripreso l’itinerario il giorno dopo, arrivando a Las Vegas.
Da Los Angeles a Las Vegas
Lungo il tragitto ci siamo fermati alla ghost town di Calico (deviazione di 6 minuti, davvero da non perdere a mio parere), il mio sogno era Bodie ma troppo lontana, la maggior parte della città è stata ricostruita ma in maniera fedele alla vera cittadina e l’effetto è davvero gradevole, per me merita la visita fino in cima dove c’è anche la vecchia scuola. Rilassante come tappa e davvero affascinante.
Abbiamo ripreso il viaggio e siamo arrivati direttamente a Las Vegas. Sosta in albergo e poi siamo passati al Walmart per prendere acqua e qualche snack per i prossimi viaggi dei gironi successivi e poi direttamente all’Outlet Premium North (mi raccomando non il South) dove abbiamo passato l’intero pomeriggio per comprare prodotti delle marche americane fino al 70% di sconto (abbiamo acquistato anche la quarta valigia per mettere tutto dentro…) iper consigliato.
La sera piccola giocata al casinò e poi a letto, il giorno dopo ci aspettavano più di sei ore di macchina.
Da Las Vegas al Grand Canyon
La mattina colazione da Starbucks e poi giù verso il Grand Canyon, tappa finale Tusayan. Grazie a tutti gli articoli letti qui ho deciso di allungare la tappa prendendo la 95 invece della 93 per andare a visitare Oatman e ne sono rimasto più che soddisfatto, il tempo sembra essersi fermato, i burros sono simpatici e (confermo) i veri padroni della strada ?
Sosta da non perdere all’Hotel per mangiare i panini e le ottime patatine in compagnia della simpatica proprietaria e “attaccare” il nostro dollaro alle pareti. Lasciata Oatman ci siamo immersi nella Bloody 66, davvero 15 – 20 minuti (non so quanto sia durato esattamente quelle 10 miglia me le sono godute con 3-4 tappe lungo la strada per ammirare il panorama) fantastici, quasi irreali. Percorrere queste 10 miglia al contrario rispetto all’itinerario standard (da Oatman e non verso Oatman) lo ha reso più tranquillo (i “burroni” stavano contromano) ma lo stesso entusiasmante.
Seguendo il consiglio di Bernardo non ci siamo fermato a Kingman, la sosta successiva l’abbiamo fatta però a Seligman fotografando le macchine di Cars. Da li Flagstaff non stava troppo distante ma abbiamo proseguito dritti per Tusayan altrimenti saremmo arrivati troppo tardi. Minuscola cittadina fatta solo di alberghi e posti per mangiare lungo un miglio circa di strada a pochi passi dall’entrata del Grand Canyon, rilassante.
Dal Grand Canyon alla Monument Valley e Page
All’alba ci siamo svegliati per vedere il sole sorgere alle spalle del Grand Canyon (esperienza stupenda) e via verso la Monument Valley e fermandoci non so quante volte per goderci la vastità di questa meraviglia della natura.
La Monument Valley l’ho inserita come tappa obbligatoria, non potevo perdermela, ma il tempo era veramente poco e quindi non abbiamo potuto fare tour o simili, ci siamo accontentati (e ne è valsa davvero la pena) di passarci in mezzo fermarci a fare goto, siamo arrivati fino al Forrest Gump Point, fatto le foto di rito (si anche in mezzo alla strada!!! Tanto è davvero sicura come cosa ci sono miglia di rettilineo “a vista”)e poi diretti verso Page.
A Page vi consiglio di mangiare da “Steer 89” carne di produzione propria proprietario simpatico, buffet buono di insalate, insomma ve lo consiglio davvero.
Da Page a Las Vegas
La mattina verso le 9:00 siamo andati all’Horseshoe Bend e vi consiglio di andarci a quell’ora, al ritorno verso le 10:30 cominciava a far caldo, le persone che stavano iniziando il loro tragitto non le ho invidiate molto. Si lascia la macchina al parcheggio (circa 10 dollari) e poi si fa meno di un chilometro a piedi, all’andata c’è una parte in discesa (che al ritorno diventa un pò stancante ma niente di particolare).
Da li siamo tornati a Page (5/6 minuti in macchina…) e diretti al check point per l’Antelope Canyon pronti per il tour dell’orario migliore, quello delle 11:30, esperienza assolutamente consigliata.
Finito il tour tappa in albergo bagagli, sosta al Walmart per prendere qualcosa da mangiare e via verso il ritorno a Las Vegas, questa tappa di poco meno di 6 ore è stata quella più stancante ma non tanto per il viaggio in se quanto perché non c’erano tappe intermedie e quindi per qualche tratto un po’ noioso,
Avevo valutato di passare per lo Zion National Park ma sarebbe stato troppo lungo e la sera a Las Vegas dovevamo andare al Cirque du Soleil…
Da Las Vegas a New York
La giornata seguente è stata tutta spesa per raggiungere New York, alle 10 in aeroporto, alle 12 partenza del volo atterrato alle 20 a New York e alle 21:30 abbiamo raggiunto finalmente l’albergo (tramite i minivan a noleggio che li consiglio a tutti soprattutto se si atterra a JFK, comodi ed economici, forse ci si mette un po’ di più ma comodamente seduti e senza lo stress delle valigie).
A New York siamo stati solo 2 giorni e mezzo quindi ci siamo goduti solo Manhattan con tutto ciò che può offrire, World Trade Center, museo del 9/11 (molto toccante), Empire State Building, Wall Street, Central Park, 5th Avenue, Chelsea Market (cercate il posto dove si mangia il panino con l’astice si chiama Lobster Roll, immancabile!!!) insomma tutto ciò che si può vedere.
Abbiamo il sogno (che spero possa diventare realtà) di fare un nuovo viaggio che preveda San Francisco, Yosemite (passando per Bodie finalmente!!!) e Death Valley che non siamo riusciti a vedere quest’anno… Quindi continuerò a leggervi e a prendere spunto per disegnare un nuovo itinerario!!!
Diario di viaggio di Fabrizio Mesiti