itinerario west coast 10 giorni

Itinerario West Coast 10 Giorni: Diario di Viaggio on the Road

Febbraio 7, 2023 /

Il viaggio che sognavamo… e non ci abbiamo creduto davvero fin quando non ci siamo seduti sull’aereo. 10 giorni di tour (più 2 per viaggio andata e ritorno) tra Arizona, Nevada e California.

GIORNO 1

Las vegas locationsSiamo partiti la mattina presto da Verona, abbiamo fatto scalo a Monaco di Baviera e siamo atterrati a Las Vegas. Ritirato auto a noleggio presso Hertz dell’aeroporto.

Abbiamo alloggiato al Treasure Island, l’hotel non ci ha entusiasmato ma sicuramente i servizi e la posizione sulla Strip di Las Vegas sono un plus. Complice il jet-lag non abbiamo fatto granché, ma la stanchezza non ci ha impedito un bel giro sulla Strip e di visitare il Venice. Tutto finto come dicono molti? Sarà così ma a nostro parare una struttura sorprendente.

I nostri consigli su dove dormire a Las Vegas

GIORNO 2

hoover dam 01Abbiamo lasciato Las Vegas e siamo partiti in direzione Williams, Arizona. La prima tappa è stata Hoover Dam, che dista solo circa 30 miglia da Las Vegas. Non siamo scesi, l’abbiamo passata in macchina e successivamente siamo saliti sul ponte che hanno costruito per vederla dall’alto. Passando per alcuni tratti della Route 66 le successive tappe sono state Coolspring Station, Oatman e Seligman.

Coolspring Station è una piccola stazione storica, diventata ora un piccolo museo e un negozio di articoli vari. Si trova tra Oatman e Kingman e vale sicuramente una sosta. Molto bella anche la strada stessa che da Coolspring Station va a Oatman.

Oatman è una cittadina che una volta veniva usata come base dai minatori e cercatori d’oro e si trova tra le Black Mountains. Non è assolutamente diventata una città fantasma come è successo ad altre, i pochi abitanti che ci sono la tengono viva con negozietti di vario genere, piccoli mercatini e posti dove mangiare qualcosa. La prima cosa, credo, che colpisce è la presenza di un gruppo di asinelli liberissimi di circolare per la cittadina. Non è strano voler entrare in un negozio e trovarsi un asinello difronte all’entrata. I negozi vendono anche mangime per questi simpatici animali, che ovviamente sono molto abituati ai turisti. Gli asinelli sono i veri “padroni” della cittadina, sono, è evidente, amati e non vanno disturbati. Oatman merita sicuramente una sosta.

Seligman è una cittadina che si trova proprio sulla Route 66. La cosa è molto evidente dato che si trovano sia sugli edifici che sull’asfalto stesso i simboli di questa strada storica. È la cittadina che ha ispirato il film di animazione “Cars”. Anche questo è evidente dato che si possono trovare fisicamente presenti alcuni personaggi del film.

Tutte le attrazioni di Seligman sono sulla strada principale, quindi sono molto facili da individuare. Ci ha colpito per esempio il locale con il cortile pieno di macchine d’epoca, il negozio storico barbiere (oggi un gift shop), il Rusty Bolt che è un altro gift shop (che ci ha colpito particolarmente perché “strizza l’occhio” ai bikers ed ha un “pubblico” di manichini all’esterno) e l’Historical Seligman Sundries che resta impresso per lo stile e i colori. Questo locale è un po’ di tutto, una caffetteria, un magazzino, un museo.

Verso ora di cena siamo arrivati a Williams ed abbiamo preso una camera presso il Canyon Country Inn. Un hotel molto semplice vicinissimo al centro di Williams e che è proprio la casa tipica americana. Si trova sulla Route 66 ed in circa un’oretta di viaggio si arriva all’ingresso del Grand Canyon South Rim.

Williams è una cittadina tranquilla, attraversata dalla ferrovia e assolutamente piacevole per pernottarci. Ci sono molti negozietti e anche posti dove mangiare. È una cittadina storica fondata nel 1881.

I nostri consigli su dove dormire al Grand Canyon

GIORNO 3

Come arrivare al grand canyon south rimLasciata Williams ci siamo diretti al Grand Canyon. Quando si parla di questo parco nazionale, molti non sanno che non c’è un solo ingresso e le opinioni su quale sia “il più bello” variano. Noi abbiamo deciso di entrare dal South Rim e di sicuro è stata una visita che ricorderemo per tutta la vita. L’ingresso non è caro perché si paga a macchina e sono circa 30 euro. Il percorso all’interno del parco è suddiviso in vari punti panoramici e ci sono anche dei punti di ristoro, in primis quello che si trova all’inizio dove si parcheggia l’auto ed ovviamente il Grand Canyon Village dove si trovano negozi, ristoranti e supermercato.

La macchina viene lasciata al parcheggio e si può decidere di visitare il parco a piedi, in bici, oppure sfruttare le navette del Grand Canyon. Esse fanno continuamente su e giù dai vari punti panoramici, fermandosi a ciascuno e si può decidere se restare a bordo o se scendere a vedere. L’autista solitamente spiega ciascuna tappa. Noi abbiamo deciso di fare un pezzo a piedi, mentre per gli ultimi punti panoramici abbiamo deciso di sfruttare il questo servizio. È molto comodo anche perché si può stare quanto si vuole.

Trattandosi di un servizio con molte corse durante tutto il giorno non ci si deve preoccupare di restare a piedi. Gli orari sono in ogni caso ben segnalati ed anche la prima e ultima corsa della giornata. Noi siamo arrivati fino allo Yavapai point, dove abbiamo trovato museo geologico, un negozio e la possibilità di rilassarsi prendendosi qualcosa da bere e/o mangiare. Siamo poi tornati indietro sempre con la navetta.

Rientrati a Williams ci siamo goduti un giretto per la città, i suoi locali e i suoi negozietti.

GIORNO 4

Da Yellowstone a Las VegasAbbiamo lasciato Williams in direzione Page, sempre in Arizona. Non abbiamo fatto tappe intermedie in quanto avevamo prenotato visita presso Antelope Canyon lower. La distanza tra Williams e Page è di circa 165 miglia. La strada che separa le due città ci è piaciuta molto per il suo essere desertica, in Italia non siamo abituati a certi paesaggi.

Dato che la visita dell’Antelope era prenotata per il pomeriggio, una volta arrivati a Page abbiamo lasciato le valigie presso l’hotel (Best Western View Of Lake Powell che consiglio per la posizione, la vista e la colazione) e dopo un pranzo veloce ci siamo recati presso l’Horseshoe Bend.

Questo luogo merita assolutamente una vista, si paga il posteggio auto (e non una cifra alta) e dopo un breve tratto a piedi la vista si apre sulla meraviglia dell’Horseshoe Bend. Esso è un meandro che forma con il fiume Colorado un ferro di cavallo ed è un luogo di una bellezza naturalistica che lascia a bocca aperta.

Nel pomeriggio siamo arrivati al punto di incontro per la visita dell’Antelope Canyon Lower. Attenzione al fuso orario di Arizona e Utah! Su suggerimento della guida che abbiamo sentito al momento della prenotazione lo abbiamo impostato manualmente. Page si trova molto vicino al confine con lo Utah e spesso i telefoni si agganciano al fuso Utah invece che quello dell’Arizona. Tra i due stati c’è un’ora di fuso, si rischia di arrivare all’appuntamento all’orario sbagliato.

Prenotare le visite è obbligatorio ed esse sono gestite da guide Navajo. Non si può visitare il canyon in autonomia e poco dopo aver iniziato il tour abbiamo capito perché. Innanzitutto non ci si possono portare zaini, noi per fortuna avevamo pantaloni con le tasche quindi qualcosa siamo riusciti a portarla con noi. Si arriva all’ingresso del canyon con una specie di quad e si viene affidati alla guida del proprio gruppo.

Antelope Canyon Lower è abbastanza labirintico, il percorso non è sempre uguale, esso varia a seconda del maltempo, dell’erosione, della situazione interna. La guida ci spiegava che ci sono volte in cui un punto viene completamente coperto dalla sabbia e bisogna necessariamente fare un altro giro.

Antelope è impressionante, i colori, la forma delle rocce… vale assolutamente la visita e la nostra guida Navajo è stata gentile, ci ha fatto delle foto bellissime e ci ha spiegato un sacco di cose. La visita del canyon termina ritornando in superficie da un’altra parte rispetto a dove si è entrati.

Abbiamo trascorso la serata a Page, cittadina che ci è piaciuta meno di Williams, ma anch’essa con diversi locali dove mangiare/bere qualcosa.

I nostri consigli su dove dormire a Page

GIORNO 5

Dove dormire alla Monument Valley

Tenendo sempre come base Page, siamo andati alla Monument Valley. Page dista dal sito circa 140 miglia. La strada che le collega è molto suggestiva ed il panorama cambia progressivamente man mano che ci si avvicina alla Monument. La vista di questo sito è stata incredibile, ci sono vari modi per visitarlo e noi abbiamo deciso di entrarci direttamente con l’auto a noleggio.

Il percorso all’interno è una specie di anello che tocca vari punti ed in alcuni ci si può fermare per fare foto. Ci sono anche dei punti dove si trovano banchetti con vendita di oggettini e bigiotteria. Il nostro telefono non prendeva ma il pos per pagamento con carta funzionava benissimo! Il tour all’interno della Monument Valley è stata un’esperienza incredibile che merita assolutamente.

Nel pomeriggio siamo rientrati a Page ed abbiamo deciso di fare una breve visita al Glen Canyon e al Lake Powell.

I nostri consigli su dove dormire alla Monument Valley

GIORNO 6

cosa vedere a las vegas venetian

Siamo partiti per andare verso la California, zona Los Angeles. La distanza tra quest’ultima e Page è di circa 550 miglia, quindi, abbiamo deciso di fare una tappa intermedia e ci siamo fermati a Las Vegas. Una volta arrivati abbiamo preso una camera presso il New York New York (che ci è piaciuto moltissimo) e siamo partiti alla volta dell’Area 51 Alien Center. Esso è un posto studiatissimo per i turisti, con un market con tutti prodotti a tema alieni. Molto divertente e se non pesa guidare (noi ci siamo andati direttamente dopo il viaggio da Page e l’Alien center si trova a circa un’ora da Las Vegas) vale la pena.

Rientrati in città ci siamo tuffati nella Strip ed abbiamo visitato vari hotel di lusso di Las Vegas tra cui il Bellagio, il Caesars, il Paris, l’Aria e il Cosmopolitan. Abbiamo anche fatto una visita al negozio della Coca Cola e degli M&M’s.

GIORNO 7

La storia di HollywoodSiamo partiti per dirigerci a Los Angeles, volevamo però pernottare in una zona tranquilla, abbiamo quindi optato per Pasadena. Essa è un comune della contea di Los Angeles e per dare un’idea dista una ventina di minuti da zone celebri come per esempio la collina con la scritta Hollywood. Pernottare a Pasadena è stata una scelta, a nostro avviso, molto azzeccata. Ci ha permesso di restare in zona ma fuori dal caos della grande città. Abbiamo pernottato presso il Rose and Crown, un B&B a 5/10 minuti in macchina dalla old town.

La prima parte del nostro primo giorno in California l’abbiamo passata passeggiando per il quartiere di Hollywood. Abbiamo camminato sulla Walk of Fame e siamo andati al TCL Chinese Theatre di Hollywood, ovvero il più antico cinema dove, al suo esterno, si trovano per terra i famosi blocchi di cemento con impronte di mani, piedi e firme dei più grandi nomi del mondo dello spettacolo. La giornata è terminata con una passeggiata lungo l’oceano a Santa Monica e con un giro sul molo della cittadina che ospita un parco divertimenti e tantissimi posti dove fermarsi per mangiare qualcosa.

I nostri consigli su dove dormire a Los Angeles

GIORNO 8

SolvangIl nostro secondo giorno in California abbiamo fatto un tour che ci ha preso quasi tutta la giornata. Siamo partiti da Pasadena e siamo andati verso Malibu. Dopo una breve sosta abbiamo ripreso il viaggio, guidando sulla suggestiva Ocean Drive per un tratto e per strade in mezzo al verde per il successivo siamo arrivati a Solvang.

Questa cittadina è sorprendente! Essa fu fondata all’inizio del 1900 da una comunità danese ed il suo carattere nord europeo è ancora assolutamente evidente. Visitare Solvang è un tuffo in Danimarca trovandosi però in California. Gli edifici sono tipici del nord Europa e la cittadina è piena di negozietti e locali dove mangiare e o bere qualcosa. È veramente piacevole visitare Solvang, merita assolutamente a nostro avviso.

Lasciata Solvang abbiamo proseguito il tour in direzione Los Alamos. La visita della cittadina ci ha un po’ deluso, pensavamo ci fosse qualcosa in più da vedere ma fondamentalmente se escludiamo un locale un po’ tipico (in stile vecchio west, almeno per quanto riguarda la facciata) per il resto non c’era molto altro. Ne abbiamo comunque approfittato per fare una sosta in un barettino con sedie e tavolini all’esterno, vista la tranquillità del posto è stata una gradevole pausa.

Con tutta calma siamo rientrati a Pasadena per sera.

I nostri consigli su dove dormire a Pasadena

GIORNO 9

Per il penultimo giorno in California abbiamo deciso di andare a San Diego. Una volta arrivati ci siamo recati subito al quartiere Gaslamp. È una delle zone più caratteristiche di San Diego ed abbiamo scoperto che il nome deriva da vecchi lampioni a gas che tutt’ora si trovano nelle vie principali. A Gaslamp c’è anche una grande insegna ad arco. È piacevole girare per questo quartiere, ci sono ancora alcuni edifici storici ed è pieno di negozi e di locali. Successivamente ci siamo recati in un altro quartiere famoso: la Little Italy di San Diego.

Siamo rimasti sorpresi nello scoprire che la comunità italiana di San Diego è molto ampia, credo addirittura di più di quella di New York. Il quartiere si nota bene essendo che anche qui c’è una grande insegna ad arco con il nome Little Italy. Non siamo rimasti molto, abbiamo passeggiato un po’ e visto molti locali per bere e o mangiare qualcosa.

Abbiamo concluso la nostra gita visitando il Maritime Museum. La visita al museo, che si trova lungo l’Embarcadero di San Diego, è molto interessante. Visitandolo è possibile entrare veramente dentro le navi ed il sottomarino che fanno parte del museo, un’esperienza particolare e molto suggestiva. Oltre a questo sono presenti moltissimi modellini e pezzi di navi di svariate epoche. Abbiamo speso 15 dollari a testa, sarebbe stato un po’ di più ma una parte del museo era chiusa, quindi abbiamo pagato un po’ meno.

Alla sera siamo rientrati a Pasadena.

I nostri consigli su dove dormire a San Diego

GIORNO 10

visitare Osservatorio GriffithIl nostro ultimo giorno in California abbiamo deciso di spenderlo visitando varie zone di Los Angeles. La prima tappa è stata la collina con la scritta di Hollywood. Non è semplicissimo arrivarci vicino, noi abbiamo deciso di fermarci in zona osservatorio Griffith per fare qualche foto.

Successivamente ci siamo recati a Beverly Hills, abbiamo fatto una foto nel parco dove c’è la scritta del quartiere e percorso la famosa Rodeo Drive. Abbiamo poi guidato fino alla Sunset Boulevard e siamo passati davanti al famoso locale Whisky a go go, che però era chiuso (era circa ora di pranzo) e alla Capitol records, una casa discografica storica.

La nostra giornata a Los Angeles si è conclusa a Venice Beach. Siamo arrivati, abbiamo pranzato, abbiamo fatto una bella passeggiata e poi ci siamo rilassati in spiaggia. Venice è una zona molto particolare, piena di personaggi, di musica, di folklore, di sportivi. Inoltre in spiaggia si stava benissimo.

Al nostro rientro a Pasadena abbiamo deciso di visitare la old town. Devo dire che ci è piaciuta molto, piena di locali e di posti dove mangiare. Molto bello anche il City Hall.

I nostri consigli su dove dormire a Los Angeles

GIORNO 11

Location Las VegasEssendo il penultimo giorno abbiamo deciso di tornare a Las Vegas, da dove, il giorno seguente, sarebbe partito il nostro volo di rientro. Una volta tornati abbiamo lasciato le valigie (sempre al New York New York) e siamo andati a visitare il downtown di Las Vegas.

Essa si potrebbe considerare il centro storico della città e vi si trovano elementi “storici” della città come per esempio la famosa grande insegna a forma di cowboy. Nel downtown si trova anche un centro commerciale sempre aperto, Fremont Street Experience che ha una tettoia a led molto suggestiva che trasmette vari giochi di luci e immagini.

Ci sono varie attrazioni, posti per bere e o mangiare e negozi di vario genere. In zona si trova anche il Gold & Silver Pawn Shop, diventato famoso per il programma televisivo su History Channel. Il negozio è più piccolo di quello che pensavamo e i prezzi sono alti, ma se si è in zona e si conosce il programma una visitina la vale. Vicinissima al negozio c’è la Graceland Wedding chapel. Essa è una delle cappelle più famose di Las Vegas per la celebrazione di matrimoni essendo presente in diversi film ed essendo stata scelta da vari personaggi famosi.

Abbiamo deciso di organizzare il rinnovo dei voti nuziali e fortunatamente avevano posto la sera prima di cena. Siamo quindi rientrati velocemente in hotel per preparaci e una volta tornati alla Graceland abbiamo fatto la cerimonia di rinnovo dei voti con il sosia di Elvis come officiante. Un’esperienza molto divertente e per noi emozionante.

La serata l’abbiamo passata visitando altri hotel della Strip.

I nostri consigli su dove dormire a Las Vegas

GIORNO 12

Al pomeriggio avevamo il volo, quindi abbiamo solamente fatto un giro al mattino, visitando l’Excalibur ed il Luxor. Abbiamo fatto gli ultimi acquisti e pian piano ci siamo diretti in aeroporto. Lasciato l’auto a nolo abbiamo successivamente preso il volo di rientro. Esso ha fatto scalo a Francoforte ed è atterrato Verona.

Martina Sansoni


Un Consiglio Importante:
Ricordati l’assicurazione sanitaria, non farla potrebbe rovinarti la vacanza in USA! Se non sai come orientarti nella scelta puoi leggere la nostra guida: Assicurazione USA: come scegliere la polizza migliore?

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