Indice
- Da Denver a Yellowstone: quanta strada! Un tour lungo tre stati
- Firenze-Denver-Castle Rock
- Colorado Springs-Garden of the Gods City Park-Cripple Creek-Pueblo
- Pueblo-Great Sand Dunes National Park-Pagosa Springs
- Pagosa Springs-Piedra River-Durango
- Durango-Mesa Verde National Park-Moab
- Moab-Canyonlands National Park-Moab
- Moab-Arches National Park-Moab
- Moab-Great Salt Lake State Park-Logan
- Logan – Grand Teton National Park-Moran
- Moran-Yellowstone
- Yellowstone-Lander (WYO)
- Lander-Sinks Canyon State Park-Laramie
- Laramie-Denver
Da Denver a Yellowstone: quanta strada! Un tour lungo tre stati
Questo diario di viaggio ci ĆØ stato inviato da Irene e Gianmarco, una coppia di Firenze con la passione per l’arrampicata che questa estate ha fatto un tour un po’ diverso dai classici viaggi negli USA, alla scoperta di tre stati americani pieni di fascino: Colorado, Utah e Wyoming. Oltre alla perizia e alla precisione chirurgica nella descrizione dei dettagli (e un viaggio ĆØ fatto di dettagli!), noterete come i loro consigli siano molto mirati… chissĆ che a qualcuno non venga voglia di emulare il loro itinerario da Denver a Yellowstone! Il testo ĆØ di Irene, le fotografie originali sono di Gianmarco. Buona lettura!
Mappa del viaggio Denver Yellowstone
Firenze-Denver-Castle Rock
9.08.2016
Arriviamo con l’aereo a Denver nel pomeriggio e ci rechiamo subito a prendere l’auto a noleggio con il bus di Alamo, la compagnia che abbiamo scelto; ĆØ stato facile trovarlo: c’ĆØ un piano dell’aeroporto (se non erro il quinto) interamente dedicato alle navette delle varie compagnie di noleggio, tutte dirette ai parcheggi delle macchine. La nostra macchina ĆØ una Nissan Versa grigia metallizzata: per noi ĆØ un macchinone, mentre per gli americani una semplice city car, ma poco importa, visto che comunque a questo punto il nostro programma prevede lo spostamento verso sud. GiĆ a questo punto del racconto, ĆØ necessario un nota bene: nei dintorni di Denver esiste una strada a pagamento, la E470 (se non sbaglio). Fin qui tutto okay, ma il problema ĆØ che questa strada ĆØ cashless, ovvero qui non ĆØ possibile pagare con cash e neanche con carta di credito ma solo con abbonamenti: informatevi dunque presso il vostro autonoleggio oppure evitatela, cosa che noi non abbiamo fatto!
Ma torniamo all’itinerario: siamo quindi diretti a sud (non ci siamo soffermati a Denver, se siete interessati alla cittĆ date un’occhiata a questa guida su cosa vedere a Denver) e, visto il jet lag e la stanchezza per il viaggio, ci fermiamo a dormire a Castle Rock, una cittadina fatta praticamente di centri commerciali nuovissimi (come d’altra parte molte cittĆ americane) e una rocca abbarbicata sulla collina a mo’ di castello. Dormiamo al Castle Rock Inn con abbondante colazione, e mangiamo al Noodles Company, nella zona del centro commerciale a nord della cittĆ .
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Colorado Springs-Garden of the Gods City Park-Cripple Creek-Pueblo
10.08.2016
La prima tappa vera e propria del viaggio ĆØ il Garden of the Gods, situato appena fuori Colorado Springs (direzione ovest). Il parco ĆØ gratuito ed ha un nuovissimo centro visitatori organizzato veramente bene; dal punto di vista naturalistico, il Garden of the Gods presenta delle strane formazioni rocciose composte da lame di arenaria rossa. Ć possibile percorrere vari trail all’interno del parco, alcuni veramente facili e asfaltati all’americana. Al centro visitatori, tra le altre attivitĆ ĆØ possibile prendere una guida per arrampicare su queste strane rocce. Dopo la visita del parco, nel pomeriggio, decidiamo in maniera estemporanea di andare a visitare Cripple Creek, una cittadina di cercatori d’oro di fine ‘800.
Passiamo da foreste di abeti e pianori sconfinati senza renderci conto di essere arrivati a 3200 metri. Visitiamo dall’esterno la Molly Kathleen, una vecchia miniera d’oro, e poi scendiamo verso la cittadina, un posto fuori dal tempo e dallo spazio che secondo noi vale davvero la pena visitare. Ci sono solo vecchi casino, gli unici resti della cittadina fine ottocentesca: i minatori dopo aver cercato (e trovato) l’oro, a quanto pare lo sperperavano in cittĆ . Un’attivitĆ interessante in loco? Un trenino che porta alle vecchie miniere, e ad una moderna.
Da Cripple Creek ci sono varie strade che riportano verso sud, ma bisogna stare attenti: una sola ĆØ asfaltata, altrimenti conviene tornare a Colorado Springs da nord (la strada che noi abbiamo fatto per arrivare). Dormiamo all’Econo Lodge di Pueblo e mangiamo un ottimo hamburger (direi il migliore della vacanza) al Black-Eyed Pea, poco distante dal nostro motel.
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Pueblo-Great Sand Dunes National Park-Pagosa Springs
11.08.2016
Questa è la giornata dedicata alla visita del Great Sand Dunes National Park, un posto veramente magnifico: le dune di sabbia hanno come sfondo montagne con foreste verdi e di fronte una pianura sconfinata con un piccolo fiume (di agosto la portata è poca!). Il parco costa 15$ ma noi facciamo la tessera parchi: solo durante questo viaggio ne visiteremo sei! Le dune si possono visitare liberamente e si può scegliere per salire in vetta il percorso che più aggrada. Noi ci raccomandiamo di portarvi parecchia acqua.
Un’altra attivitĆ molto interessante ĆØ quella di noleggiare delle tavole da surf (o forse meglio descriverle come snowboard) al centro visitatori e scendere giù dalle dune di sabbia come sulla neve: questa era l’attivitĆ preferita dalla maggior parte degli americani. In periodi meno secchi (quindi non ad agosto) nel fiume alle pendici delle dune ĆØ possibile fare il bagno.
Il percorso che va dal parco a Pagosa Springs attraversa le Rio Grande National Forest e poi entra nella San Juan National Forest; molto bellina anche la cittadina di South Fork, situata tra foreste di pini e vagoni di treni abbandonati (in quest’area segnaliamo la bellissima Wheeler Geologic Area).
Arriviamo dunque a Pagosa Springs una cittadina che si trova in una bella valle verde; niente a che vedere con molte altre deprimenti cittadine americane! Dormiamo all’Hillside Inn e mangiamo ad un ristorante messicano poco distante. A proposito: fino ad oggi, e poi fino al nostro ingresso in Utah, i soli turisti che incontriamo sono americani che viaggiano sulle loro grandi roulotte (RV) o sui camper con i fuoristrada a rimorchio.
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Pagosa Springs-Piedra River-Durango
12.08.2016
Oggi decidiamo di andare a fare una escursione nei dintorni di Pagosa Springs, in particolare vogliamo seguire un trail lungo il Piedra River e magari arrampicare un po’. Entriamo di nuovo nelle San Juan Mountain: il posto ĆØ idilliaco, la strada per arrivarci ĆØ sterrata (11 miglia) ma ĆØ messa molto meglio delle nostre strade cittadine!
Facciamo tappa a Durango, cittadina veramente incasinata e con prezzi dei motel incredibilmente alti per quello che offrono. La localitĆ ĆØ famosa per un treno a vapore che si addentra verso le Rocky Mountain tra paesaggi spettacolari, bisogna però avere una giornata in più a disposizione, e noi non l’avevamo. A Durango sembra essere riunita tutta la popolazione degli Stati Uniti, da quanti sono gli americani che la frequentano. Decidiamo di dormire all’Econo Lodge e mangiamo in un posto che ci sentiamo di consigliare: Carver Brewing and Co., sulla main street.
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Durango-Mesa Verde National Park-Moab
13.08.2016
La nostra prima destinazione del giorno ĆØ il Mesa Verde National Park, un altopiano infinito di cespugli bassi con abitazioni (o pueblos) degli indiani anasazi costruite all’interno di cavitĆ rocciose, sotto la falesia della mesa. Si tratta di un posto veramente bellissimo che merita alla grande una visita, anzi, meriterebbe poterci stare almeno una giornata intera, mentre noi abbiamo potuto dedicargli solo una mezza giornata. Conviene anche arrivare presto al centro visitatori (appena prima di entrare nel parco), cosƬ da comprare i biglietti per la visita alle case tra le rocce, altrimenti non visitabili con il solo ingresso del parco.
Noi, per l’appunto, prendiamo i biglietti per la visita guidata all’House of Balcony per le 10:30: dovete tenere conto che dal Visitor Center al centro del parco c’ĆØ un’ora di macchina! Il costo del biglietto ĆØ 4$ a persona, la durata della visita ĆØ di circa un’ora: un ranger spiega varie ipotesi per cui gli indiani potrebbero aver costruito queste strane case. La vista all’House of Balcony ĆØ molto divertente, ma ci sono scale di legno senza protezioni abbastanza ripide da salire, e uno stretto pertugio da attraversare, quindi se soffrite gravemente di vertigini non fa per voi.Verso le 14:00 finiamo di girare per il parco e ci dirigiamo verso Moab, la nostra meta finale, ma per chi avesse più tempo merita anche visitare la Cliff House, che comunque ĆØ possibile vedere con dei cannocchiali installati dalla parte opposta della mesa in questione.
GiĆ sulla strada che porta a Moab, oltre alla Church Rock, ĆØ possibile vedere e visitare, con una breve sgambatina sotto un sole cocente, il primo arco di arenaria: il Wilson Arch merita davvero perchĆ© ĆØ molto imponente. Comunque noi arriviamo a Moab attorno alle 16:30, e il caldo, che per ora era stato accettabile, comincia a farsi sentire. Dormiamo al Moab Valley RV resort, un campeggio con piscina niente male, dove abbiamo prenotato una cabina in legno per 3 notti. Se dobbiamo essere precisi, però, la casetta in legno per due ĆØ un po’ piccola e nel campeggio c’ĆØ poca ombra… ma l’ombra ĆØ un lusso, in questa zona! Di positivo, il Moab Valley ha la vicinanza con Arches National Park: praticamente siamo all’ingresso del parco. Mangiamo alla Brewery di Moab un hamburger: io lo prendo con il pesce… ĆØ un azzardo, lo so!
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Moab-Canyonlands National Park-Moab
14.08.2016
Oggi direzione Canyonlands, e più precisamente Island in the Sky, la parte del parco più vicina a Moab e anche la più facile da visitare: la guida ci dice che dentro il parco non ci sono pompe di benzina, quindi noi, preoccupati per questo, facciamo rifornimento sulla strada principale, nei pressi della svolta a sinistra per il parco. Ecco… non fate il nostro stesso errore! Il prezzo ĆØ completamente fuori mercato! Conviene ricordarsi di fare rifornimento a Moab. Entriamo a Canyonlands dopo aver percorso parecchie miglia (le distanze negli States sono veramente immense) e andiamo a vedere subito il Mesa Arch, raggiungibile con un breve trail, dopodichĆ© arriviamo al punto panoramico dove il Colorado River ha scavato un profondo canyon nella mesa e ammiriamo il Totem Pole.
Successivamente, raggiungiamo un cratere formato probabilmente da un meteorite: poco prima, sulla strada, ĆØ possibile ammirare una roccia a forma di balena su cui ĆØ possibile salire. Vediamo anche il punto panoramico del Green River, l’altro fiume che si immette nel Colorado poco più in lĆ . Generalmente, consigliamo l’escursione, ma ĆØ meglio se vi trovate lĆ in un periodo in cui le giornate sono un po’ più fresche; altrimenti, consigliamo di partire presto la mattina per affrontare i trail: anche se sono brevi, ricordate che di ombra, sulla mesa, non ce n’ĆØ! A noi ĆØ stato utile un piccolo ombrellino che ci riparava dal sole cocente. Decidiamo a malincuore di non andare a vedere Dead Horse Point, che ĆØ poco distante dall’uscita del Canyonlands. Preferiamo la piscina del campeggio: il caldo si fa sentire…
Quella sera decidiamo di andare a mangiare in un posto alternativo: Arches Thai.
Moab-Arches National Park-Moab
15.08.2016
Ci svegliamo presto e alle 6:40 siamo giĆ pronti a scattare in direzione Arches. Il nostro obiettivo ĆØ quello di approfittare di una luce discreta (non proprio all’alba ma quasi…) sulle rocce dalle forme più strane. Passiamo davanti a “pilloli” di roccia di forma bizzarra: la prima zona panoramica si chiama Park Avenue e il nome dice tutto! Poi tocca alla Balanced Rock e dopodichĆ© iniziamo il trail per il Delicate Arch, aiutati da un bel freschino. Attacchiamo il sentiero alle 7:30 e dopo 40 minuti siamo giĆ arrivati: la guida dice che sono necessarie 1.15 h, ma il tempo ĆØ molto variabile in base alla temperatura con cui affronti il sentiero!
Riprendiamo la macchina e andiamo al Devil Garden. Iniziamo il trail per il “Double O Arch” sotto un sole cocente alle 11:00. Il trail merita molto e la radura che si raggiunge ĆØ spettacolare: tuttavia, ĆØ bene ricordare che andata e ritorno sono 3 ore, quindi valutate bene se farlo lo stesso giorno del Delicate Arch, come abbiamo fatto noi. Il trail permette anche di vedere altri archi, tra tutti il Landscape Arch, lunghissimo e sottile: ĆØ il primo che si incontra sul sentiero, ma ci sono anche altri archi che si raggiungono con piccole deviazioni dal sentiero principale; noi abbiamo visto il Navajo Arch.
Mi raccomando, fate attenzione se vi volete cimentare in questi trail, che di per sƩ non sono difficili e neanche troppo lunghi: in agosto e in certi orari diventano abbastanza impegnativi! Rifornirsi di tanta acqua e di qualcosa di salato da mangiare. Ultima sera a Moab: mangiamo da Zak i soliti due cheeseburger.
Moab-Great Salt Lake State Park-Logan
16.08.2016
Facciamo una breve deviazione durante il lungo viaggio che ci porterĆ a Yellowstone, addentrandoci nella valle che costeggia Arches a sud, (praticamente la strada davanti al nostro campeggio) per andare a toccare il Colorado River. Se avete un giorno in più a Moab, consiglio l’escursione che parte da questa strada: il Negro Bill Canyon, grazie al quale si raggiunge un arco (tanto per cambiare) e dove ĆØ possibile fare il bagno nel fiume.
Continuiamo dunque il nostro tour da Denver a Yellowstone, spezzando il viaggio per Logan fermandoci al Great Salt Lake State Park, giusto a nord di Salt Lake City. L’ingresso costa 10$, e il parco si trova sulla Antelope Island, in mezzo a questo sconfinato lago di sale. Con una breve passeggiata ĆØ possibile arrivare al lago e fare il bagno nell’acqua cristallina e caldissima! Unica pecca la miriade di moscerini posati sulla riva, cosƬ tanti da sembrare alghe! Dormiamo al Super8. Logan ĆØ una cittadina universitaria che a mio avviso non ha molto da offrire ad un turista, ma riusciamo a trovare un posto per mangiare, il Sizzler Restaurant: molto valido il buffet e contenuto il costo.
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Logan – Grand Teton National Park-Moran
17.08.2016
Da Logan costeggiamo il Bear Lake e, prima di raggiungere il Wyoming, decidiamo di entrare in Idaho passando da Montpelier; si dice che alla Banca di Montpelier Butch Cassidy abbia fatto uno dei suoi colpi. Il paesaggio ĆØ sconfinato e ogni tanto incontriamo un post-office. Ecco che comincia il nostro personale tour del Wyoming: arriviamo a Jackson, cittadina molto turistica, e dopo poco al Grand Teton: sono le 12:00. Attraversiamo il parco passando dalla strada interna, una panoramica che ci permette di vedere le grandiose montagne di granito (il Teton supera 4000 metri) più da vicino. Alla base delle montagne ci sono deliziosi laghetti, tra tutti il Jenny Lake, dove ĆØ possibile noleggiare canoe oppure comprare un biglietto per il traghetto che ti porta dall’altra parte del lago. Ć comunque possibile arrivarci anche a piedi con una camminata non lunghissima.
Percorriamo dunque tutto il Teton verso nord, e troviamo alloggio in localitĆ Moran, all’Headwaters Camper Cabins at Flagg Ranch, in una cabin del campeggio. Qui non c’ĆØ elettricitĆ ed ĆØ necessario portarsi sacchi a pelo, ma ĆØ una ottima alternativa per chi non vuole dormire in tenda: siamo a più di 2000 metri nel parco e il vantaggio ĆØ che non ĆØ necessario portarsi la tenda in valigia. Oltretutto, con questa soluzione si spendono 78$: ĆØ comunque tantissimo ma visto quanto costa una camera in un lodge di questi parchi, questo ĆØ un prezzo ottimo! In più, questo campeggio-lodge si trova praticamente all’ingresso dello Yellowstone, e questo ci permetterĆ di battere tutti i turisti sul tempo il giorno successivo! Altre info utili su questo alloggio: non c’ĆØ rete cellulare e la wireless gratuita al lodge ĆØ satellitare e dunque spesso non funziona. Abbiamo mangiato al ristorante del lodge attiguo al nostro campeggio: ĆØ un po’ caro.
Una precisazione: sia Teton che Yellowstone sono provvisti di pompe di benzina quindi non preoccupatevi da questo punto di vista!
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Moran-Yellowstone
18.09.2016
Decidiamo per oggi di dedicarci alla zona geotermale, che ĆØ anche quella più famosa di Yellowstone, e vediamo eruttare l’Old Faithful alle 10:12 circa. Al Visitor center, davanti al geyser, c’ĆØ un cartello che indica l’orario di eruzione del geyser con uno scarto di 10 minuti. Visitiamo il Midway Geyser Basin e il Lower, poi andiamo verso l’Artist Paint Pot e il Norris Geyser Basin; sulla strada verso il nostro lodge, che si trova nella zona del Canyon, vediamo il nostro primo bisonte.
N.B. Di agosto Yellowstone ĆØ veramente affollato, quindi secondo la nostra opinione merita di dormire all’interno del parco (benchĆ© i costi siano proibitivi) in modo da poter godere di un po’ di calma anche per vedere gli animali la mattina e la sera. Dormiamo in una dependance di uno degli hotel di Yellowstone, il Canyon Lodge (Cascade Lodge), in una bella stanza spaziosa (il prezzo ĆØ spazioso quanto la stanza…omettiamolo, vai!). Andiamo a cena al ristorante del Lodge: molto lento il servizio.
Consigli su dove dormire a Yellowstone
Yellowstone-Lander (WYO)
19.08.2016
Altra tappa da incorniciare: molte le miglia macinate e i paesaggi incredibili attraversati. Oggi la giornata a Yellowstone ĆØ dedicata alla visita del Gran Canyon di Yellowstone e all’avvistamento di qualche animale. Percorriamo con la macchina sia il South Rim che il North Rim e ci fermiamo ai relativi punti panoramici: noi siamo riusciti ad arrivarci prima che pullman di turisti vocianti arrivasse, ma il posto ĆØ incantevole! Poi andiamo verso la Hayden Valley, dove ĆØ possibile avvistare molti animali, prima di tutto centinaia di bisonti al pascolo e poi, se avete fortuna di agganciare un ranger appostato su qualche collina con un cannocchiale, potrete vedere anche un lupo, come ĆØ successo a noi!
Dentro il parco il cellulare non prende, lo fa solo vicino alle zone dei lodge: la rete dati non funziona e internet ĆØ ovviamente a pagamento. Dopo pranzo usciamo da Yellowstone in direzione Cody. C’ĆØ da dire che il meteo a Yellowstone/Teton e nel Wyoming in generale ĆØ molto variabile: il giorno prima può essere una giornata molto calda e il giorno dopo può essere necessario un piumino. Passiamo da Cody, la patria di Buffalo Bill, dove si trova un museo a lui dedicato, e poi da Thermopolis, la zona termale del Wyoming: c’ĆØ da dire che nel tratto di strada da una cittĆ all’altra del Wyoming non ci sono problemi di sovraffollamento e i panorami sono incredibili! Arriviamo a Lander e dormiamo all’Holiday Inn.
N.B. Lungo la strada vediamo spesso il cartello del trail del massacro del Sand Creek in Wyoming in zona Shoshone… ad avere più tempo quante cose da vedere e fare!
Tutti gli alloggi disponibili a Lander
Lander-Sinks Canyon State Park-Laramie
20.08.2016
Oggi dedichiamo la giornata all’arrampicata nel Sinks Canyon State Park, valletta graziosa con fiume vicino alla Shoshone National Forest. Dormiamo al Days Inn di Laramie e mangiamo al miglior ristorante della cittadina universitaria, a detta del gestore del motel: Altitude.
Tutti gli alloggi disponibili a Laramie
Laramie-Denver
21.08.2016
L’ultima tappa del nostro tour Denver Yellowstone in Colorado, Utah e Wyoming ci riporta, dopo un bel pezzo di strada in macchina, a Denver, dove prenderemo l’areo di ritorno per Firenze. Degna di nota la cittadina di Fort Collins, da cui passiamo per raggiungere l’aeroporto: cittĆ curatissima e verde, molto vicina all’idea di cittĆ europea, idea che si conferma specialmente dopo essere passati dal Wyoming!